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Data: 30/07/2019 21:00:00 - Autore: Marina Crisafi![]() La vicendaLa pronuncia smentisce, dunque, la sentenza della corte d'appello di Torino che nel 2016 aveva affermato la sussistenza di diritti soggettivi in capo ai genitori degli studenti delle scuole dell'obbligo, in ordine sia alla scelta per i propri figli tra il servizio di ristorazione scolastica e il pasto portato da casa sia al consumo dello stesso nei locali scolastici nel medesimo orario del servizio di ristorazione.La decisioneI giudici del Supremo Consenso hanno statuito che "un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all'autorefezione individuale, nell'orario della mensa e nei locali scolastici, non � configurabile e, quindi, non pu� costituire oggetto di accertamento da parte del giudice ordinario, in favore degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado". Gli stessi, prosegue la S.C., "possono esercitare diritti procedimentali, al fine di influire sulle scelte riguardanti le modalit� di gestione del servizio mensa, rimesse all'autonomia organizzata delle istituzioni scolastiche, in attuazione dei principi di buon andamento dell'amministrazione pubblica". Di Martino: supporteremo famiglie e scuoleAlla luce del nuovo pronunciamento delle Sezioni Unite � ha commentato l'assessora all'Istruzione Antonietta Di Martino � "l'Amministrazione proceder� a supportare le famiglie e le scuole nelle prossime delicate fasi organizzative che conseguono al suddetto pronunciamento". Codacons: sentenza calpesta diritti utenti, ricorreremo all'UeLa sentenza di oggi "calpesta i diritti di milioni di famiglie e creer� il caos nelle scuole, oltre a un danno economico ingente per i consumatori" afferma il Codacons, commentando la decisione delle Sezioni Unite. "Il diritto dei genitori di scegliere cosa far mangiare ai propri figli viene cancellato con un colpo di spugna dalla Cassazione, e l'alimentazione a scuola sar� soggetta alle decisioni delle mense" spiega il presidente Carlo Rienzi. Ora, il Codacons ne � certo, si "dar� avvio al caos negli istituti scolastici che finora avevano lasciato libert� di scelta alle famiglie � e si obbligheranno - i genitori a pagare il servizio mensa con aggravi di spesa enormi a carico dei consumatori". Da qui l'intenzione, conclude Rienzi, di portare "la questione all'attenzione delle autorit� europee, anche attraverso un ricorso alla Corte di Giustizia affinch� il sacrosanto diritto dei genitori di scegliere l'alimentazione dei propri figli sia garantito nel nostro paese".
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