Data: 28/08/2019 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Parte la fase due del reddito di cittadinanza grazie al decreto del 23 luglio 2019 con cui il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha approvato le Linee Guida per la definizione dei patti d'inclusione sociale (sotto allegate).

Vediamo cosa prevedono, in cosa consiste il patto d'inclusione sociale e quali sono le novit� in ambito digitale messe a punto dal Ministero per agevolare il lavoro degli assistenti sociali nella gestione dei patti:

Reddito di cittadinanza: le linee guida per i patti d'inclusione

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Il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 23 luglio 2019 ha approvato le Linee Guida necessarie a definire i Patti per l'inclusione sociale. L'intesa sulle stesse era gi� stata raggiunta nel corso della Conferenza Unificata del 27 giugno 2019. Il documento individua gli strumenti operativi di cui devono avvalersi i servizi sociali dei Comuni per valutare i molteplici bisogni di chi beneficia del reddito di cittadinanza. Coloro che risultano infatti titolari di questa misura devono stipulare un vero e proprio patto d'inclusione sociale, necessario per attivare concretamente le varie forme di aiuto previste.

Come funziona il patto d'inclusione?

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Come prevedono le linee guida, entro 30 giorni dal riconoscimento del reddito di cittadinanza, i "nuclei familiari per i quali era gi� stato presentato un Progetto ai fini REI, ovvero nuclei in cui tutti i componenti tenuti agli obblighi risultano assenti dal mercato del lavoro da almeno 2 anni, nonch� privi di ammortizzatori sociali e di accompagnamento da parte dei CPI attraverso Patti di servizio definiti negli ultimi due anni" vengono convocati dai servizi sociali dei Comuni.

Il percorso, che pu� comprendere anche l'accompagnamento all'inserimento lavorativo, viene deciso dai servizi del Comune competenti nella lotta alla povert�, in base ai bisogni dei vari nuclei familiari. Nel caso in cui il problema della famiglia sia legato soprattutto a problematiche lavorative, vengono attivati i servizi dei centri per l'impiego e i beneficiari in questo caso devono sottoscrivere il Patto per il lavoro, entro 30 giorni, in alternativa, viene definito il Patto per l'inclusione sociale, che nei casi pi� complessi pu� coinvolgere, oltre al centro per l'impiego e ai servizi sociali, altri servizi territoriali. Il patto d'inclusione sociale per� per funzionare e proseguire deve ottenere la collaborazione dei nuclei familiari destinatari, che si devono impegnare e rispettare gli obblighi previsti dall'accordo.

I nuclei familiari che si dimostrano poco collaborativi e non si presentano alle convocazioni, senza giustificato motivo (anche se l'assenza riguarda un solo componente del nucleo familiare), subiscono infatti la decurtazione di una mensilit� del RdC in caso di prima mancata presentazione, due mensilit� se non si presentano una seconda volta e decadenza dalla misura se la mancata presentazione raggiunge le tre volte.

Sezione web per gli assistenti sociali e piattaforma GePi

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Per agevolare il compito degli assistenti sociali � stata predisposta, all'interno del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, una sezione che non si limita a illustrare i passi da compiere per addivenire al patto, ma che raccoglie anche le informazioni tecniche e gli strumenti di cui possono usufruire gli assistenti sociali, per svolgere al meglio questo lavoro cos� delicato.

Non solo, all'interno della nuova sezione � possibile prendere visione di tutte le iniziative formative che il Ministero sta gi� promuovendo per disporre di metodologie di intervento uniformi, per accompagnare al meglio i cittadini fuori dalla condizione di povert� ed esclusione sociale. La formazione � gratuita, � destinata agli operatori e ai professionisti coinvolti nei Patti per l'inclusione sociale e agli assistenti sociali e d� diritto ai crediti formativi CNOAS.

RdC: il Patto per il lavoro e i problemi ancora da risolvere

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Come gi� detto, il reddito di cittadinanza prevede, accanto al Patto di inclusione sociale anche quello per il Lavoro, al fine di individuare le competenze di chi ha difficolt� a trovare un impiego e che prevede l'obbligo di accettare almeno una delle 3 offerte avanzate, purch� il linea con le competenze del soggetto, con la distanza dal domicilio e con la durata dello stato di disoccupazione.

Il reddito di cittadinanza si presenta in effetti come una misura complessa da realizzare concretamente, tanto che c'� ancora da fare per renderla operativa a tutti gli effetti. All'appello manca infatti il decreto sulla documentazione degli immigrati, tanto che l'Inps � stata costretta a non accettare le domande avanzate dagli stranieri.

C'� poi il problema della regione Campania, che � quella con il pi� alto numero di domande, ma in cui manca ancora l'accordo per i navigator. Le regioni nel frattempo dicono che da settembre si impegnano a convocare i primi destinatari della misura.


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