|
Data: 02/09/2019 17:00:00 - Autore: Marco Sicolo Avv. Marco Sicolo - Gli autori di canzoni e brani musicali hanno diritto di percepire proventi in denaro ogni qual volta la loro opera viene utilizzata e riprodotta in pubblico.
Copyright canzoni[Torna su]
A tal scopo, nella grande maggioranza dei casi, chi compone una canzone provvede a registrarla presso gli uffici della SIAE, ente a cui viene delegata la tutela del diritto d'autore e la gestione degli introiti derivanti dall'utilizzo dell'opera da parte di terzi. Ci sono dei casi, però, in cui è possibile rinvenire canzoni senza copyright, liberamente utilizzabili nell'ambito di concerti, eventi e diffusioni via radio o web. Le licenze Creative Commons e simili[Torna su]
Le canzoni senza copyright rappresentano un fenomeno piuttosto diffuso nell'era digitale, grazie alle peculiari caratteristiche di internet. La rete, infatti, permette una facile condivisione dei contenuti e un più semplice incontro tra domanda e offerta anche nel settore musicale. In particolare, negli ultimi anni sono proliferati i siti web che permettono agli autori di far conoscere la propria musica attraverso un canale più snello, rispetto a quelli solitamente ricollegati alla SIAE. A fronte della solida tutela del diritto d'autore assicurata da tale ente, infatti, siti web come Jamendo o Free Music Archive consentono ai giovani compositori di raggiungere più rapidamente una certa notorietà, consentendo l'utilizzo royalty-free o con licenza limitata a chiunque desideri riprodurre i loro brani. Si tratta, in massima parte, di canzoni rilasciate sotto licenza Creative Commons o altre licenze simili, che da un lato permettono il libero utilizzo a terzi di brani, canzoni e basi musicali, e dall'altro aiutano l'autore a farsi conoscere e a ritagliarsi un proprio pubblico di riferimento, pur limitando la monetizzazione del proprio lavoro. Le canzoni senza copyright per scadenza dei diritti d'autore[Torna su]
È importante sapere che le licenze royalty-free non sono l'unica via d'accesso alle canzoni senza copyright. Infatti, la normativa italiana ed europea sul diritto d'autore prevede, in linea generale, che il diritto a percepire proventi derivanti dalla paternità di un'opera abbia una scadenza. Per la precisione, tale termine è fissato a 70 anni dopo la morte dell'autore. In pratica, i diritti di esecuzione per una canzone coperta da copyright vanno riconosciuti all'autore fin quando è in vita e ai suoi eredi fino a 70 anni dopo la sua morte. Dopo tale momento, l'opera è liberamente riproducibile e utilizzabile da chiunque. A questo proposito, però, occorre fare una distinzione tra l'opera originale e sue eventuali elaborazioni, quando queste siano state a loro volta registrate presso la SIAE. Tutela dell'elaborazione di un brano già esistente[Torna su]
Ogni particolare elaborazione di un'opera già esistente, quando presenta determinati caratteri di novità e di creatività, può essere a sua volta registrata e tutelata dall'istituto. Tale tutela è del tutto autonoma rispetto a quella relativa all'opera originale. Di conseguenza, anche nel momento in cui i diritti relativi al brano originale vengano a scadenza (ad esempio perché sono trascorsi 70 anni dalla morte dell'autore), è possibile che rimangano del tutto esigibili i diritti relativi all'elaborazione. Occorre, pertanto, porre particolare attenzione quando si desidera utilizzare o riprodurre una canzone di cui sono scaduti i diritti, come ad esempio accade nel caso di canzoni del repertorio storico della musica italiana dell'800 o nel caso della musica classica. Infatti, non sarà possibile riprodurre liberamente una particolare cover o un remake di quel brano, se i diritti propri di tale elaborazione siano ancora del tutto esigibili. Come scegliere canzoni senza copyright[Torna su]
In definitiva, quando si vogliono utilizzare delle canzoni senza copyright, le soluzioni sono essenzialmente due:
Leggi anche Musica senza copyright |
|