Data: 27/09/2019 09:00:00 - Autore: Redazione

di Redazione – Giudici di pace nuovamente in sciopero. Per due settimane, dall'1 al 14 ottobre, la categoria ha proclamato un'astensione dalle udienze civili e penali per protestare contro il testo della riforma, in questi giorni assegnata all'esame della commissione giustizia del Senato, che disattende tutte le loro richieste.

A proclamare l'astensione sono le associazioni Angdp e Unagipa, "prendendo atto del comportamento reiteramente lesivo ed omissivo del Ministro della Giustizia, malgrado gli impegni assunti dal Governo nel punto 12 del contratto di governo e con la categoria nei tavoli Tecnico e Politico sulla corretta amministrazione della giustizia, sulle garanzie di indipendenza, terzietà del giudice di pace nel riconoscimento dei più elementari diritti di lavoro (previdenza, assistenza, equo compenso, continuità fino a 70 anni, disciplinare, incompatibilità e trasferimenti a garanzia della indipendenza del magistrato) e di inosservanza dei precetti fondamentali statuiti dalla Costituzione e dalle principali Istituzioni Europee (Commissione Europea, Parlamento Europeo, Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d'Europa, Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, Comitato dei Ministri del Consiglio D'Europa, e Corte di Giustizia Europea) e mondiali (ONU); nel rilevare che l'attuale Governo non ha manifestato alcun segnale di sensibilità verso le istanze della categoria, visto che il disegno di legge sulla magistratura onoraria approvato al CDM del 2259 non solo non ha accolto alcuna delle istanze avanzate da anni dalla magistratura onoraria, ma differisce dal testo presentato dal Ministro di Giustizia al predetto CdM" si legge nella comunicazione ufficiale (sotto allegata).

Nei giorni dell'astensione saranno garantiti, ricorda la categoria, "solo i servizi essenziali secondo le modalità e nei limiti previsti dal proprio codice di autoregolamentazione".


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