Data: 06/10/2019 06:00:00 - Autore: Redazione
In dirittura d'arrivo la riforma costituzionale che andrà a ridurre drasticamente il numero dei parlamentari. Proviamo a sintetizzare quelle che sono le diverse opinioni in campo.

Per i favorevoli alla riforma, il taglio del numero dei parlamentari è una misura necessaria per abbattere i costi della politica e conseguire risparmio di circa 100 milioni di euro all'anno.

Per i contrari alla riforma il risparmio reale (che emerge anche dall'osservatorio di Cottarelli) sarebbe di circa 57 milioni di euro ogni anno e l'importo sarebbe in ogni caso trascurabile rispetto alla spesa pubblica italiana complessiva. Sempre secondo i contrari alla riforma il taglio del numero dei parlamentari va inoltre ad incidere sulla rappresentanza delle minoranze e dei territori più piccoli (che saranno assorbiti all'interno di colleghi più grandi) senza tradursi in un reale efficientamento dell'iter di formazione delle leggi.
Un'altra obiezione mossa alla riforma è quella secondo cui in un momento storico in cui il Parlamento è fortemente indebolito nei confronti di un esecutivo sempre più "forte", l'iniziativa si porrebbe come un gesto di disprezzo nei confronti del ruolo e delle funzioni dei parlamentari e come un attacco alla democrazia giacché va a minare anche quella divisione dei poteri che i padri costituenti hanno voluto inserire come sistema per abbattere eventuali distorsioni democratiche.
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