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Data: 08/10/2019 09:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate di Annamaria Villafrate - Al via l'Isee precompilato a partire dal 1° gennaio 2020. Con il decreto del 9 agosto 2019 (sotto allegato) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 ottobre scorso vengono individuate, infatti, le modalità tecniche per permettere al dichiarante di accedere alla DSU precompilata, resa disponibile telematicamente dall'INPS. Dal primo gennaio il dichiarante dovrà inserire 14 voci nella sua DSU, mentre l'INPS potrà inserirne solo 5, per chi, tra il 2016 e il 2018 ha presentato una DSU direttamente all'istituto di previdenza. Sarà compito del dichiarante, controllare l'esattezza dei dati inseriti dall'INPS se nel frattempo sono cambiati o se risultano errati. Ricordiamo che l'ISEE è uno strumento indispensabile per valutare le condizioni economiche dei soggetti che desiderano accedere a prestazioni sociali agevolate. La veridicità e l'esattezza dei dati inseriti è quindi un prerequisito fondamentale per accedere a dette agevolazioni, ma vediamo meglio cosa prevede il recente decreto.
Accesso ISEE precompilato dal 2020[Torna su]
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 agosto il decreto del 9 agosto 2019 contiene l'"Individuazione delle modalità tecniche per consentire al cittadino di accedere alla dichiarazione ISEE precompilata resa disponibile in via telematica dall'INPS." Come stabilisce il comma 7 dell'art. 2 del decreto l'accesso alla DSU precompilata è previsto a partire dal 1° gennaio 2020. In via sperimentale, la DSU precompilata viene resa disponibile ai nuclei familiari che nel triennio 2016-2018 hanno presentato all'INPS, una DSU in via telematica, direttamente a cura del richiedente, come previsto dal comma 6 dell'art 10 del regolamento ISEE. Modalità di accesso alla DSU precompilata[Torna su]
Sempre l'art. 2 del decreto stabilisce che possono accedere alla DSU precompilata tutti quei soggetti che, direttamente o tramite i Caf, ne facciano richiesta. Per accedere alla DSU precompilata però occorre identificarsi attraverso:
Per accedere alla DSU precompilata occorre inoltre fornire elementi di riscontro relativamente agli altri componenti del nucleo famigliare indicati ai punti 1, 2 e 3 del comma 2, lettera b dell'art. 2 del decreto. Le voci a cura del dichiarante[Torna su]
L'art. 3 del decreto contiene l'elenco di ben quattordici voci che devono essere auto-dichiarate dal dichiarante, tra le quali figurano le seguenti:
Per agevolare e semplificare la compilazione della DSU, l'INPS, su richiesta del dichiarante, procede al precaricamento di alcuni dati indicati nel decreto contenuti nella ultima DSU eventualmente presente nel sistema informativo dell'ISEE. Dati che, anche se precaricati dall'INPS, devono essere modificati o integrati se sbagliati o non aggiornati.Nel momento in cui il dichiarante sottoscrive la DSU si assume la responsabilità, anche di natura penale di quanto auto-dichiarato per falsità in atti e dichiarazioni mendaci. Naturalmente se l'INPS non dispone di alcuna DSU precedente, essendo impossibilitata al precaricamento, spetta al dichiarante inserire integralmente i dati richiesti. Leggi anche: - Isee precompilato: ok del Garante |
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