Data: 10/10/2019 17:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � La confessione stragiudiziale � quella che la parte di un processo o chi la rappresenta fa al di fuori del giudizio.

Vediamo che valore le � attribuito dal nostro ordinamento e a quali limiti soggiace:

Confessione stragiudiziale: piena prova

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L'articolo 2735 del codice civile attribuisce alla confessione stragiudiziale la medesima efficacia probatoria riconosciuta alla confessione giudiziale. Ci� vuol dire, in sostanza, che la stessa ha valore di piena prova contro colui che la ha fatta.

Confessione stragiudiziale: il libero apprezzamento del giudice

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Tuttavia, nei casi in cui la confessione stragiudiziale sia fatta dalla parte a un terzo o nel caso in cui sia contenuta in un testamento, la stessa soggiace al libero apprezzamento del giudice. Essa, quindi, non resta circoscritta al ruolo di mero indizio, ma pu� divenire anche in questo caso una prova piena.

Confessione stragiudiziale: i limiti

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Dopo aver chiarito qual � l'efficacia probatoria della confessione stragiudiziale, il codice civile si preoccupa di porre alcuni limiti.

In particolare, il comma 2 dell'articolo 2735 specifica che, nel caso in cui l'oggetto della confessione stragiudiziale rientri tra quelli per i quali la legge non ammette la prova testimoniale, neanche la confessione pu� essere provata per testimoni.

In tal modo si � evitato il rischio che, per tale via, vengano aggirati i divieti previsti dagli articoli 2721, 2722, 2725 e 2726 del codice civile.

Confessione stragiudiziale penale

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Con riferimento al processo penale, non esiste una norma analoga a quella civilistica che delinea la portata probatoria della confessione stragiudiziale, ma tale lacuna � stata negli anni ampiamente colmata dalla giurisprudenza.

Interessante, in proposito, � la sentenza della Corte di cassazione numero 40017/2019, che, facendosi portavoce di un orientamento ormai consolidato in giurisprudenza, ha affermato che "la confessione stragiudiziale ben pu� essere assunta a fonte del libero convincimento del giudice quando, valutata in s�, e raffrontata con gli altri elementi di giudizio, sia possibile verificarne la genuinit� e la spontaneit� in relazione al fatto (Se. 1 n. 6467 del 11/05/2017, Rv. 272120)".

La ragione di ci�, per i giudici, risiede sostanzialmente nel fatto che, "in realt�, nel nostro ordinamento penale, non esiste una gerarchia di valore delle acquisizioni probatorie, ma esso s� limita unicamente a indicare il criterio argomentativo che il giudice deve seguire nell'operazione intellettiva di valutazione delle dichiarazioni rese da determinati soggetti; non esiste, cio�, un principio di legalit� della prova, ma di legalit� della valutazione che ne deve essere fatta".

Confessione stragiudiziale e condanna penale

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Di conseguenza, prosegue la Corte, "La confessione stragiudiziale, pertanto, ben pu� essere posta a base del giudizio di colpevolezza dell'imputato ove il giudice di merito, con motivazione immune da vizi logici, ne apprezzi favorevolmente la veridicit� e la spontaneit�, escludendo ogni sospetto di intendimento autocalunn�atorio e di intervenuta costrizione sul soggetto".

Leggi anche:

- Processo civile: la confessione stragiudiziale al terzo fa prova

- Guida di procedura civile

- Guida di procedura penale


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