Data: 18/10/2019 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – A disposizione dei soggetti passivi dell'Iva ci saranno le bozze dei registri e le Lipe (Liquidazioni periodiche Iva). A stabilirlo è la bozza del decreto fiscale legato alla legge di bilancio 2020.

Iva precompilata dal 2020

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Il documento sottolinea che «a partire dalle operazioni Iva effettuate dal 1° luglio 2020, in via sperimentale, nell'ambito di un programma di assistenza on line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente, l'Agenzia delle entrate mette a disposizione dei soggetti passivi dell'Iva residenti e stabiliti in Italia» in un'apposita area riservata, le bozze dei registri e le Lipe (Liquidazioni periodiche Iva). Dunque risulta fondamentale l'apporto dell'Agenzia delle entrate.

L'elaborazione dell'Agenzia parte dai dati del 2021

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L'obiettivo del governo è quello procedere gradualmente ed in via sperimentale verso un processo di semplificazione degli adempimenti Iva a partire dal secondo semestre 2020. In sintesi, come chiarisce la relazione illustrativa, dopo l'avvento dell'emissione delle fatture elettroniche e della trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, la proposta in esame che, ricordiamo, l'articolo 4 del decreto legislativo n. 127 del 2015, mira a definire un percorso graduale e sperimentale di semplificazione, spostando al secondo semestre del 2020 l'avvio del processo che prevede la predisposizione delle bozze dei registri IVA e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva da parte dell'Agenzia. Considerato che la bozza della dichiarazione annuale Iva relativa al 2020 risulterebbe incompleta, nel comma 1-bis viene precisato che tale documento verrà elaborato dall'Agenzia a partire dai dati del 2021.

Le comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva

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L'Agenzia predispone, oltre alle bozze dei registri Iva, anche quelle relative alle "comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva", in quanto l'attuale dicitura – ossia "liquidazione periodica dell'Iva" – potrebbe lasciare adito a dubbi interpretativi. La relazione tecnica nella bozza del decreto specifica, infine, che la disposizione non comporta maggiori oneri per il bilancio dello Stato.


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