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Data: 18/10/2019 11:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Il medico chirurgo che ha operato il paziente che, a seguito della trasfusione di sangue, ha contratto l'epatite C, non può rispondere del contagio e della successiva morte della vittima. La responsabilità semmai, in questo caso, è del medico ematologo. I compiti del chirurgo[Torna su]
Per la Corte di cassazione (vedi sentenza numero 25764/2019 sotto allegata), infatti, se nella struttura ospedaliera esiste un responsabile del reparto di ematologia e del servizio trasfusionale, il chirurgo operatore, rispetto alla trasfusione, ha solo i seguenti compiti:
I controlli sulle sacche di sangue[Torna su]
I controlli sulle sacche di sangue, invece, sono di competenza del servizio ematologico dell'ospedale ed è a tale servizio che, quindi, deve essere imputato il mancato superamento degli esami sierologici da parte del sangue oggetto di trasfusione. Responsabilità dell'ematologo[Torna su]
In alte parole, per la Cassazione, solo il primario di ematologia, in quanto responsabile del centro trasfusionale e, quindi, dell'acquisizione di sangue, è responsabile della compilazione non completa della scheda di ogni sacca, della mancata esecuzione dei controlli imposti dalla legge o della mancata indicazione sulla sacca delle indicazioni previste dalla legge. |
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