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Data: 20/10/2019 16:30:00 - Autore: Gabriella Lax di Gabriella Lax – Circa tre miliardi di euro messi da parte per la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, con un taglio delle tasse a carico dei lavoratori dipendenti in busta paga. A questa soluzione si è arrivati dopo l'ultimo cdm che si è occupato della manovra e dopo l'incontro tra i sindacati al tavolo del Mef, insieme al ministro al ramo, Roberto Gualtieri, il ministro al lavoro Nunzia Catalfo e il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. L'obiettivo è incrementare di circa 500 milioni in più i fondi destinati, rispetto a quanto previsto dalla Nota di aggiornamento al Def.
Taglio del cuneo fiscale, avanti tutta![Torna su]
Il taglio del cuneo fiscale dei lavoratori dipendenti in busta paga, ossia delle imposte e dei contributi che appesantiscono il costo del lavoro comporterebbe un incremento di circa 40 euro lordi circa al mese ossia 500 euro l'anno per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro lordi l'anno. La misura riguarda una platea di 4,5 milioni di lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 35mila euro, ai quali nel 2020 andranno fino a 500 euro in più in busta paga, che diventeranno 1000 nel 2021.
Dal 2021 il raddoppio del bonus[Torna su]
Categoria questa (guadagni fino a 26.600 euro) che andrebbe a coincidere in parte la fascia degli attuali percettori del bonus Renzi da 80 euro. Quindi per la prossima Manovra la misura di avvarrebbe di un fondo di 2,8-3 miliardi per il 2020, poi 5,5 miliardi nel 2021 con un raddoppio del bonus, come chiarisce il Sole 24 Ore. Per i lavoratori con reddito tra gli 8mila e i 26.600 euro di imponibile circa 9,4 milioni che oggi percepiscono il cosiddetto bonus Renzi, gli 80 euro mensili potrebbero restare così com'è, oppure trasformarsi in detrazioni fiscali. Che fine fa il bonus da 80 euro?[Torna su]
Con i 4-500 milioni di euro aggiuntivi messi sul piatto dal governo, questi lavoratori avranno un mini impatto tra 40 e 50 euro l'anno, in aggiunta ai 960 euro che verranno mantenuti del bonus Renzi, in quanto tali o come detrazione fiscale. Una delle ipotesi relative al bonus a da 80 euro ed al taglio del cuneo, è quella di rimodulare gli "80 euro" che si trasformerebbero in detrazioni fiscali da estendere ai lavoratori con reddito annuo fino a 35mila euro. Dal taglio delle tasse sul costo del lavoro non trarrebbero alcun giovamento i circa 4milioni di incapienti: per i quali però sono già in atto una serie di agevolazioni, compreso il reddito di cittadinanza. |
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