Data: 22/10/2019 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Una settimana fa si era raggiunto l'accordo e il governo, "salvo intese", aveva presentato il documento programmatico. Nel corso del vertice a palazzo Chigi, di ieri sera, dopo un tira e molla su alcuni cambiamenti da apportare, c'� qualche certezza in pi� e nodi ancora da sciogliere. Le novit� accordate riguardano il carcere per gli evasori e il via alla stretta sui contanti ma solo dal luglio del 2020. Mentre si dovranno definire le questioni legate a flat tax e delle partite Iva.

Stretta sul contante e carcere per gli evasori

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Slittano al primo luglio le norme che riguardano l'utilizzo del contante col tetto a 2 mila euro e le sanzioni per commercianti ed esercenti che rifiutano i pagamenti elettronici. La maggioranza prevede di rinviare a luglio 2020 l'abbassamento da 3 a 2 mila euro del tetto al contante (per poi scendere a 1.000 dal 2022) e le multe per chi non accetta la moneta elettronica. Accordo trovato per inasprimento del carcere per gli evasori e a confisca per sproporzione, come quella che si applica ai mafiosi. Il decreto fiscale per i grandi evasori prevedeva una pena che, in caso di frode, nei casi pi� gravi, era � stata alzata da 6 ad 8 anni. Un decreto pensato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, fissa a 100mila euro la soglia che farebbe scattare l'arresto e a reintrodurre la confisca per sproporzione mutuata dalle norme antimafia.

Partite Iva e flat tax

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Pi� annoso il discorso riguardante l'Iva a cui si applica il regime forfettario al 15%. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio �Siamo al lavoro. Sar� oggetto della discussione nei prossimi giorni�. Qualche ora fa, come riporta il Messaggero, rassicurazioni sulla permanenza delle le partite Iva che godono della flat tax al 15% sarebbero arrivate dal viceministro all'Economia Antonio Misiani, all'assemblea di Confesercenti Per la flat tax al di sotto dei 65 mila euro �ha prevalso la scelta di assoluto buonsenso di proseguire con il regime forfettario di determinazione dei costi per semplificare la vita dei contribuenti�, chiarisce Misiani. �Abbiamo ascoltato il mondo delle partite iva, ci siamo confrontati con loro� e abbiamo fatto �una scelta di buonsenso e di equilibrio�.

Il superbonus Befana (ma nel 2021)

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E infine c'� il Superbonus, detto "della Befana" perch� � previsto per gennaio 2021 e premier� le spese fatte con carte e bancomat a partire da luglio 2020. A disposizione ci sono 3 miliardi, dunque da trasformare in bonus tra i 300 e i 500 euro per le spese dal parrucchiere e l'estetista, un elenco tutto da definire, che potrebbe essere il pi� ampio possibile in modo da contrastare l'evasione e favorire meccanismo di cashback per chi fa acquisti tracciabili. L'obiettivo � far arrivare al doppio dell'utilizzo: da 7 milioni a 15 milioni di utenti.

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