Data: 24/10/2019 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Discuterà con l'Aran il prossimo 5 novembre la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero che esige più vincoli all'esercizio del diritto di protesta a scuola.

Scioperi scuola, le richieste della Commissione di garanzia

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Sul tavolo del confronto, che si è aperto lo scorso martedì e che proseguirà il prossimo 5 novembre, ci sono le norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero. Tutto parte dalla proposta dell'Aran di introdurre una clausola negoziale per imporre ai docenti di manifestare in anticipo la propria volontà di aderire o non aderire allo sciopero o di non esprimersi affatto, in modo da avvertire i genitori degli studenti, come spiega Itali Oggi, della impossibilità di assicurare il servizio nelle classi in cui gli insegnanti non sarebbero presenti il giorno previsto per le agitazioni. Una proposta per recepire l'avviso della commissione di garanzia del presidente Giuseppe Santoro Passarelli.

Come nasce la problematica degli scioperi

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La necessità di rivedere l'accordo nasce dalla frequenza con cui, sovente, sindacati a basso tasso di rappresentatività proclamano gli scioperi. I genitori allarmati, nel dubbio, non mandano a scuola i figlie e poi succede invece che le adesioni allo sciopero sono trascurabili e che, quindi, le lezioni si sarebbero tenute regolarmente.

Obblighi rafforzati per i dirigenti scolastici

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Tra le richieste anche quella del rafforzamento degli obblighi di informazione all'utenza che fanno capo ai dirigenti scolastici e la definizione dei profili di responsabilità. La nota informativa dovrebbe indicare le organizzazioni sindacali che abbiano proclamato l'azione di sciopero, le motivazioni poste a base della vertenza e ai dati relativi alle adesione registrate nel corso delle ultime agitazioni proclamate dalla medesime sigle.


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