Data: 31/10/2019 10:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Il decreto fiscale n. 124/2019 in Gazzetta dal 26 ottobre prevede il credito d'imposta del 30% per gli esercenti di attivit� d'impresa di piccole e medie dimensioni delle commissioni addebitate per le transazioni il cui pagamento verr� effettuato con carte di credito, di debito o prepagate. Una misura suggerita dall'Abi e dalla Confesercenti dopo il successo riscosso tra i gestori delle pompe di benzina, per stimolare i sistemi di pagamento tracciabili e far emergere il nero.

Credito d'imposta commissioni pagamenti elettronici

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Il decreto fiscale n. 124 del 26 ottobre 2019 all'art. 22 prevede il credito d'imposta sulle commissioni dei pagamenti elettronici per gli esercenti attivit� d'impresa di piccole e medie dimensioni i cui ricavi e compensi relativi all'anno d'imposta precedente non superino i 400.000 euro. La norma dispone per questi soggetti un credito di imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate "dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali dal 1� luglio 2020."

Come funzioner� il credito d'imposta?

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Come previsto dal comma 4 della norma il credito d'imposta sar� utilizzabile solo in compensazione a partire dal mese successivo a quello in cui si sosterr� la spesa e dovr� essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in cui il credito matura e in quelle dei periodi d'imposta successivi fino a quello in cui si concluder� l'utilizzo.

Il credito non concorrer� "alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell'imposta regionale sulle attivit� produttive" e non rilever� ai fini del rapporto di cui agli artt. 61 e 109, comma 5 del testo unico delle imposte sui redditi.

Per poterne beneficiare gli esercenti che metteranno a disposizione i sistemi di pagamento elettronico dovranno trasmettere telematicamente all'Agenzia delle entrate le informazioni necessarie per verificare se gli spetter� o meno il credito d'imposta. Al Direttore dell'Agenzia delle Entrate il compito di emettere un provvedimento, entro 60 giorni dalla entrata in vigore del decreto fiscale, contenete le modalit� e il contenuto delle suddette comunicazioni.

Credito d'imposta per far emergere il nero

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Il credito d'imposta previsto per gli esercenti che accetteranno le carte di credito e i bancomat � stato introdotto dal decreto fiscale per fare in modo che i destinatari della misura, attratti dal beneficio fiscale, siano pi� stimolati a incoraggiare il ricorso a strumenti di pagamento elettronico da parte dei consumatori finali. La misura, dopo le iniziali difficolt� del Governo nel trovare una soluzione ai costi delle commissioni bancarie, � stata introdotto dietro suggerimento dell'Abi e della Confesercenti, visto che il credito d'imposta ha riscosso successo tra i gestori dei distributori di carburante.

Obiettivo finale del credito d'imposta, in linea con altre misure del decreto fiscale, l'emersione del nero, grazie alla tracciabilit� dei pagamenti elettronici, che nel primo anno di applicazione, dovrebbero aumentare del 20%.

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