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Data: 30/09/2006 - Autore: www.laprevidenza.it L'art. 75 del Decreto Legislativo n. 276/03, successivamente modificato dal decreto legislativo n. 251/04 , ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico l'istituto della certificazione dei contratti di lavoro. La certificazione dei contratti di lavoro viene garantita dall'attività di un organismo collegiale, Commissione di certificazione, preposta a tali fini, che opera sulla base della procedura tipizzata contenuta nell' art. 78 del Decreto Legislativo n. 276/03 come integrato dal successivo Decreto Ministeriale del 21/07/2004. Tale istituto è stato concepito con il dichiarato intento di ridurre il contenzioso innanzi al giudice del lavoro tra datore e lavoratore in materia di qualificazione dei contratti di lavoro nonché quello conseguente alle ordinanze ingiunzione emesse dalle Direzioni Provinciali del Lavoro e dagli Istituti Previdenziali (legge 689/81) ed ai successivi decreti ingiuntivi emessi dagli stessi istituti per il recupero contributivo laddove gli accertamenti esperiti evidenzino una tipologia contrattuale di fatto diversa da quella che le parti hanno formalmente convenuto. L'ipotesi più ricorrente e di maggiore rilievo per ciò che concerne il recupero contributivo, è sicuramente quella in cui l'accertamento ispettivo evidenzia che in un determinato rapporto di lavoro ricorrono gli elementi tipici del lavoro subordinato mentre l'accordo tra le parti lo qualifica quale rapporto rientrante nell'area del lavoro parasubordinato o autonomo. Vi è - tuttavia - il rischio concreto che la norma non produca l' auspicata finalità di riduzione del contenzioso e del carico giudiziario. (Dr. Avv. Mario Chiarello - Dr. Avv. Pasquale De Lisa) Articolo del Dr. Avv. Mario Chiarello e Dr. Avv. Pasquale De Lisa |
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