Data: 11/11/2019 16:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – In caso di dichiarazione di successione, chi deve pagare l'imposta sull'eredità relativa ad un immobile che deve essere venduto? A dare una risposta all'interpello numero 471 del 7 novembre 2019 è l'Agenzia delle entrate (in allegato).

Secondo il fisco, essendo l'esecutore testamentario tra i soggetti obbligati a presentare la dichiarazione di successione e possessore dei beni dell'eredità, lo stesso sarà tenuto al pagamento dell'imposta di successione.

Il caso di specie

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La signora Tizia è deceduta dopo aver disposto del suo patrimonio mediante testamento pubblico, in cui ha previsto che l'eventuale capitale residuo giacente presso le banche, più il ricavato della vendita dell'abitazione, del garage, del negozio e di un monolocale venga diviso in tre parti uguali tra Caio, Mevio e Sempronio. Nello stesso testamento ha nominato gli esecutori testamentari, che dovranno agire congiuntamente e ha disposto che la vendita, se non fatta da lei in vita, dovrà essere fatta dagli esecutori testamentari.

Per i richiedenti, nel caso di specie, la dichiarazione di successione della defunta non dovrebbe essere redatta, ricomprendendo, nel quadro B1 "Immobili e diritti reali immobiliari", le unità immobiliari destinate alla vendita il cui ricavato è destinato ad essere distribuito a soggetti determinati.

Successione, i chiarimenti dell'Agenzia

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Dopo la vendita di beni immobili, è necessaria una dichiarazione integrativa con ricavato e l'imposta relativa riliquidata tra gli eredi. Il punto di partenza è la domanda che fa un contribuente, relativa alle imposte da pagare su un immobile che deve essere venduto prima di dividerne il ricavato tra gli eredi. La risposta all'interpello parte dall'affermazione che, dopo la morte, i diritti si trasmettono agli altri soggetti. In relazione al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, art. 29 la dichiarazione di successione, che è obbligatoria, deve contenere per i chiamati all'eredità e dei legatari: le generalità; la residenza; le accettazioni o le rinunce; "gli estremi di pagamento delle imposte ipotecaria e catastale, di bollo, delle tasse ipotecarie e dell'imposta sostitutiva di quella comunale sull'incremento di valore degli immobili (lett. n-bis)". E l'esecutore testamentario, risulta possessore degli immobili in base all'articolo 703 del codice civile e dovrà quindi occuparsi del pagamento dell'imposta di successione. La risposta spiega che, anche nel caso in cui l'eredità non sia stata accettata da ognuno dei chiamati, esclusi i legatari, tutti sono obbligati alla dichiarazione di successione e rispondono solidalmente dell'imposta, nel limite del valore dei beni ereditari posseduti rispettivamente da ciascuno dei chiamati all'eredità. Nello specifico però, essendoci l'esecutore testamentario sarà lo stesso dover vendere l'immobile e quindi su di lui ricadranno le imposte dovute. Dopo la cessione, il ricavato e la somma relativa all'imposta saranno oggetto di una dichiarazione integrativa. E nel momento in cui il diritto di credito avrà acquisito il caratteri di esigibilità e di liquidità, il ricavato della vendita dell'immobile e la relativa imposta saranno riliquidate seguendo i criteri indicati dall'articolo 28, comma 6 del Decreto legislativo numero 346 del 31 ottobre 1990.

Successione, l'obbligo delle imposte all'esecutore testamentario

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Se si tratta di vendere un immobile e dividerne il ricavato tra più eredi, l'Agenzia conferma l'obbligo di presentazione della dichiarazione da parte di tutti i chiamati all'eredità (compresi i legatari e gli esecutori testamentari) così come stabilito dal Testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale. Per quanto riguarda l'imposta di successione, ha richiamato l'art.36 del testo, specificando che: "Fino a quando l'eredità non sia stata accettata, o non sia stata accettata da tutti i chiamati, i chiamati all'eredità, o quelli che non hanno ancora accettato, e gli altri soggetti obbligati alla dichiarazione della successione, esclusi i legatari, rispondono solidalmente dell'imposta nel limite del valore dei beni ereditari rispettivamente posseduti". Considerato che si tratta di un "legato obbligatorio" di somma di denaro, gli effetti saranno prodotti sui legatari solamente a seguito dell'alienazione dei beni


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