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Data: 22/11/2019 19:00:00 - Autore: CLAUDIA TACCANI![]() Avv. Claudia Taccani - Spesso la cronaca racconta episodi di cuccioli di cani, ma anche gatti, di età tenerissima, costretti a viaggi mortali principalmente dai paesi dell'Est Europa, stipati in veicoli non idonei al loro trasporto, per essere poi venduti in Italia a prezzi stellari.
Il traffico di cuccioli[Torna su]
Staccati troppo presto dalla madre, sfruttata come fattrice, vengono ammassati in contenitori e sottoposti a lunghe tratte senza possibilità di accedere a cibo, acqua e aria a sufficienza, con conseguenze spesso mortali. Gli animali non vengono sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie in caso di viaggi transfrontalieri, come l'antirabbica, non sono identificati con microchip, come impone la legge e, spesso, sono accompagnati da passaporto falso contenente data di nascita fasulla e attestazioni sanitarie inesistenti. La conseguenza è che molti di questi animali muoiono o arrivano malati e venduti all'ignaro acquirente, il quale deve poi provvedere a curarli pagando ingenti somme, senza poter contestare nulla al venditore che, stranamente, risulta irreperibile dopo l'acquisto. Una vera e propria tratta di cuccioli che il nostro legislatore, con la legge n. 201/2010, di ratifica della Convenzione di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia, ha voluto affrontare mediante l'introduzione del reato di 'Traffico illecito di animali da compagnia'. In cosa consiste questo reato e quali conseguenze comporta? Il reato di traffico illecito di animali da compagnia[Torna su]
Viene punito qualsiasi soggetto che, con una condotta reiterata o tramite attività organizzate, per procurare a sé o ad altri un profitto, introduce, trasporta, cede o riceve nel territorio nazionale, cani o gatti privi di microchip, certificazioni sanitarie e passaporto. In caso di condanna è sempre ordinata la confisca degli animali, salvo che appartengano a persona estranea al reato, nonché la sospensione dell'attività commerciale di trasporto, vendita, allevamento, se tenuta dal condannato. Così, per esempio, il Tribunale di Pistoia nel 2011 ha condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di animali da compagnia e truffa alcuni soggetti che, mediante una vera e propria organizzazione, guadagnavano ingenti somme utilizzando gli animali importati. Ferma restando la nostra condanna principale per il maltrattamento degli animali, è bene far presente che anche l'inconsapevole acquirente è spesso vittima diretta di tale fenomeno. Frode in commercio e truffa[Torna su]
Accanto al reato di traffico illecito si accompagna facilmente la frode in commercio e la truffa: la vendita di cuccioli a prezzi elevati come se fossero di razza, ma al contrario non accompagnati dal pedigree, obbligatorio per legge in caso di vendita sia da parte del privato che del negoziante, come previsto dal Decreto legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992, fa scattare una sanzione pecuniaria molto elevata, così come la cessione di animali con certificati falsi. Si ricorda, infine, che per segnalare possibili violazioni fiscali, è possibile rivolgersi direttamente alla Guardia di Finanza al numero di telefono 117 oppure tramite la compilazione del modello di denuncia/esposto disponibile nell'area 'Servizi al cittadino' del sito istituzionale della Guardia di Finanza.
Avv. Claudia Taccani Responsabile Sportello Legale Oipa Italia www.oipa.org |
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