Data: 27/11/2019 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Workshop e progetti per insegnare agli studenti il rispetto della legalità e dell'etica del lavoro. Per contrastare i fenomeni criminali e diffondere i valori di legalità e onestà, il Consiglio Nazionale dell'Ordine e la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro hanno avviato "Lavoriamo per la legalità" .

Contrasto alla criminalità organizzata

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Si parte da un dato: la criminalità organizzata in Italia può contare ogni anno su un giro d'affari di circa 150 miliardi di euro. Un'economia sommersa, frutto del malaffare, spesso poco visibile a occhio nudo ma capace di inserirsi nella vita comune più di quanto si pensi. "Lavoriamo per la legalità" coinvolge le quinte classi delle scuole superiori e le università, con il contributo di 106 Consigli provinciali dell'Ordine, su workshop tematici che sensibilizzino i più giovani sull'etica del lavoro e sui diritti fondamentali dell'uomo. Il progetto è stato presentato nel corso dell'Assemblea dei consigli provinciali, svoltasi dal 22 al 23 novembre a Roma presso l'Auditorium Antonianum, durante il quale il Consiglio nazionale ha illustrato il progetto ai dirigenti territoriali, coinvolgendoli nel programma di promozione e diffusione su tutto il territorio nazionale.

Legalità, una rete che attraversa il territorio del Paese

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L'iniziativa è stata abbracciata da numerosi Consigli provinciali: dopo il primo, quello di Benevento (che ha presentato il progetto a scuole e istituzioni locali nella conferenza stampa dello scorso 24 ottobre) coinvolti Lecco, Oristano,Varese, Reggio Calabria, passando per Modena, Potenza, Matera, Viterbo, Reggio Emilia, Cosenza, Cremona, Prato, Gorizia, e, ancora, Bologna, Napoli, Sassari, Vibo Valentia, Catanzaro, Venezia, Belluno, Padova, Torino, Taranto.

Legalità è un lavoro di gruppo

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Nei prossimi mesi saranno più di 1.500 gli studenti di scuole superiori e università coinvolti nei progetti di sensibilizzazione al rispetto della legalità. Durante i workshop ai ragazzi verrà distribuito il progetto editoriale, ideato e curato dalla Fondazione Studi, intitolato: 'Sui sedili posteriori. La 'nuova libertà' di Antonino Bartuccio', che racconta, in particolare, la storia di un uomo, oltre che di un pubblico amministratore, diventato testimone di giustizia per aver denunciato le pressioni della 'ndrangheta sul suo Consiglio comunale. Gli studenti, divisi in gruppi, parteciperanno al gioco da tavolo interattivo 'Generazione legalità', pensato per far emergere le loro idee su come combattere la criminalità e diffondere il principio di legalità. Cinque i valori sui quali i ragazzi dovranno elaborare un 'piano d'azione': dignità, etica, trasparenza, libertà e onestà. I contributi più interessanti saranno preselezionati e sottoposti al vaglio di una commissione nazionale, che determinerà una classifica delle migliori idee che, poi, saranno premiate in occasione del Festival del Lavoro 2020.


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