Data: 12/12/2019 05:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Anche in caso di contrasti, sar� ben presto possibile sciogliere le comunioni senza dover passare per forza dal tribunale, ma affidandosi a un avvocato o a un notaio.

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Il ddl di riforma del processo civile approvato nei giorni scorsi dal Governo, infatti, disegna un nuovo procedimento di mediazione, integralmente sostitutivo di quello previsto dal decreto legge n. 28/2010, dedicato proprio allo scioglimento delle comunioni.

Comunioni: tentativo di conciliazione dall'avvocato

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In sostanza, salvi i casi di ricorso al procedimento di divisione a domanda congiunta disciplinato dall'articolo 791-bis del codice di procedura civile, lo scioglimento giudiziale delle comunioni dovr� essere preceduto da un procedimento di mediazione da svolgersi, alla presenza di tutti i litisconsorti necessari, dinanzi a un notaio o un avvocato. Per poter condurre il procedimento, tali professionisti dovranno essere iscritti nell'elenco di coloro che provvedono alle operazioni di vendita.

Il ruolo dell'avvocato e del notaio

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Operativamente, il notaio o l'avvocato incaricato di gestire la mediazione dovr�, innanzitutto, indicare alle parti la documentazione necessaria per giungere allo scioglimento della comunione e, solo dopo averla acquisita, potr� esperire il tentativo di conciliazione vero e proprio, ponendo in essere tutte le attivit� a tal fine necessarie.

L'ammontare del compenso riconosciutogli sar� individuato da un apposito decreto ministeriale.

Conciliazione fallita: la relazione

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Anche laddove la conciliazione non dovesse andare a buon fine, il risultato dell'attivit� svolta in questa fase non andr� perduto.

L'avvocato o il notaio che avr� gestito la mediazione, infatti, dovr� comunque predisporre una relazione complessiva nella quale individuare i beni oggetto della comunione e indicare con esattezza i documenti eventualmente ancora mancanti. In particolare, con riferimento agli immobili, nella relazione andr� posta particolare attenzione a ci� che c'� e ci� che manca ai fini di una corretta individuazione catastale dei beni e alla loro regolarit� urbanistica.

L'importanza della relazione sulla comunione

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Tale relazione assumer� un ruolo fondamentale nel successivo giudizio, che partir� con una marcia in pi�, ovverosia contando sul lavoro gi� in precedenza svolto dall'avvocato o dal notaio.

Secondo le previsioni del disegno di legge di riforma del processo civile, infatti, la relazione non rester� "carta straccia" ma dovr� essere depositata in giudizio dalla parte interessata allo scioglimento della comunione, a pena di inammissibilit� della domanda.


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