Data: 15/12/2019 16:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Era stato introdotto quest'anno lo sconto in fattura per usufruire dell'ecobonus e del sismabonus. Un emendamento alla manovra 2020 che lunedì andrà in aula blindata con la fiducia dopo l'ok della commissione bilancio in Senato ha cancellato la possibilità di cedere o trasferire lo sconto fiscale previsto per alcune tipologie di intervento di ristrutturazione.

L'emendamento che modifica lo sconto in fattura

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È stato un emendamento approvato dalla Commissione bilancio del Senato a modificare una norma del decreto crescita e far venir meno i commi da 1 a 3-ter dell'articolo 10. Nello specifico, la modifica annulla in toto il meccanismo per il quale era possibile cedere il proprio ecobonus (o sismabonus) direttamente ai fornitori, i quali avrebbero poi scalato l'importo della detrazione dalla cifra dovuta per la ristrutturazione.

Nessun contributo dal fornitore

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Ben si comprende quanto l'emendamento abbia compresso l'utilizzo dell'ecobonus e del sismabonus, strumento che era stato introdotto, appena un anno fa con la formula dello scontro in fattura, proprio con l'obiettivo di incentivare lavori di ristrutturazione per efficientamento energetico e sicurezza sismica.

Per il 2019 chi commissionava lavori per la casa poteva godere subito della detrazione fiscale per ecobonus o sismabonus, ottenendo dal venditore uno sconto immediato invece che aspettare di recuperare la detrazione in 10 anni.

Sconto in fattura solo sopra la soglia di 200mila euro

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Cosa succederà dunque? Chi farà lavori in casa come la sostituzione di infissi e caldaie a condensazione, la messa in sicurezza antisismica o la riqualificazione energetica dell'edificio, non riceverà più il contributo direttamente dal fornitore. Per tutti gli altri lavori è invece ancora possibile ottenere la detrazione Irpef tramite la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi.

C'è anche un altro emendamento che riguarda lo sconto in fattura, che ne limita l'applicazione ai condomini e solo per i lavori superiori ai 200.000 euro.


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