Data: 02/01/2020 06:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Dal 1� gennaio 2020 i buoni pasto in formato elettronico sono ancor pi� convenienti, complice la modifica alle deduzioni per i ticket delle mense aziendale in formato cartaceo. Sono le novit� previste dalla legge di bilancio 2020.

Buoni pasto 2020: stretta sui buoni cartacei

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Le nuove soglie di esenzione fiscale previste dal comma 677 della manovra hanno come obiettivo quello di favorire una maggiore digitalizzazione e tracciabilit� dei ticket, nonch� a rendere pi� facili i controlli. Per questo la stretta sui buoni cartacei � controbilanciata da maggiori incentivi per chi adotta buoni elettronici.
Di conseguenza, a meno di non virare sui ticket elettronici, imprese e addirittura i lavoratori rischiano di vedersi addebitare un maggior imponibile in busta paga sul quale saranno calcolate Irpef, addizionali, contributi Inps e cos� via. Si stima che il prossimo anno la misura porter� nelle casse dello Stato entrate per oltre 51 milioni di euro.
Attualmente, a norma dell'art. 51, comma 2, lettera c) del TUIR, non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro, nonch� quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi, o, fino all'importo complessivo giornaliero di 5,29 euro, aumentato a euro 7 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica, le prestazioni e le indennit� sostitutive corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unit� produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione.

Modifica deduzioni buoni pasto mense aziendali

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Con la novella in esame viene differenziata la disciplina delle prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto da quella delle indennit� sostitutive, prevenendo nuove soglie di esenzione fiscale e nuovi limiti giornalieri.

Buoni pasto elettronici pi� convenienti

Qualora i ticket siano erogati in formato elettronico, la quota non sottoposta a imposizione � elevata da 7 a 8 euro. Invece, ove i buoni pasto siano erogati in formato diverso da quello elettronico (dunque cartacei), la quota che non concorre alla formazione del reddito da lavoro � stata ridotta da 5,29 a 4 euro.
Il limite giornaliero dei 5,29 euro viene, invece, mantenuto per le indennit� sostitutive delle somministrazioni di vitto corrisposte a lavoratori addetti a strutture lavorative a carattere temporaneo (in particolare cantieri edili) o a unit� produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione.
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