Data: 03/01/2020 13:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Dall'Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) arriva il nuovo metodo tariffario idrico per il periodo 2020-2023 con la finalità di collocare il settore a pieno titolo nell'economia circolare, premiando anche l'efficienza energetica e prevedendo incentivi per il risparmio e il riuso delle acque.

Metodo tariffario idrico, i principi ispiratori

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I principi ispiratori, come spiega il sito dell'autorità, saranno: l'efficientamento dei costi operativi e delle gestioni, la valorizzazione della sostenibilità ambientale anche attraverso il Piano per le Opere Strategiche e gli incentivi agli strumenti di misura dei consumi, per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulle proprie abitudini.

I destinatari

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Il metodo tariffario idrico si applica a chi, a qualunque titolo, gestisca il servizio idrico sul territorio nazionale (sia il caso di aziende o di gestioni in economia degli enti locali). Escluse le Province autonome di Trento e Bolzano e sono previste delle particolari direttrici della metodologia per le Regioni a statuto speciale che hanno già legiferato in materia. Un metodo tariffario uniforme ma asimmetrico, in considerazione delle specificità locali e delle decisioni programmatiche degli Enti di governo d'ambito (EGA).

Il percorso dell'Arera

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Come si arriva a questo risultato? Dopo un'ampia consultazione con i soggetti interessati - che negli ultimi tre mesi ha coinvolto, oltre al Ministero dell'Ambiente, società, enti d'ambito, consigli di bacino, consorzi, agenzie territoriali, associazioni, osservatori ed enti locali - con la delibera 580/2019/R/IDR del 27 dicembre, Arera ha approvato il Metodo Tariffario Idrico (MTI-3) per il terzo periodo regolatorio, mantenendo stabilità e certezza nei criteri guida, in continuità con le regole introdotte a partire dal 2012.

La sostenibilità ambientale

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La sostenibilità ambientale sarà incentivata attraverso una serie di incentivi che vanno dal contenimento dei consumi di energia elettrica per fornire l'acqua, alla riduzione dell'uso della plastica nel consumo di acqua potabile, al recupero di energia e materia (si pensi su tutti al tema del trattamento dei fanghi di depurazione), al riuso dell'acqua depurata a fini agricoli e industriali.

Incentivati gli interventi orientati alla misura dei consumi idrici (sia per i condomini che per le singole utenze) e le scelte adottate a livello locale a sostegno degli utenti vulnerabili, in aggiunta al Bonus Acqua previsto, dal 2018, a livello nazionale.

Piano per le opere strategiche

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Altresì viene introdotto il il Piano per le Opere Strategiche (POS), grazie al quale l'EGAnte di governo dell'ambito, o un altro soggetto competente, indica gli interventi infrastrutturali dedicati ad opere complesse con vita utile superiore ai 20 anni e considerate prioritarie per garantire la qualità del servizio agli utenti. Nel piano, che può raccogliere le opere previste dal 2020 al 2027, saranno indicati il cronoprogramma degli interventi e i contribuiti pubblici eventualmente disponibili. Per l'Arera, una migliore capacità di programmare e di valorizzare in modo coordinato i finanziamenti disponibili sarà alla base della futura disponibilità di risorsa idrica, anche in relazione ai cambiamenti climatici. Particolarmente rilevante, con l'obiettivo di ridurre la differenza di standard di servizio nelle diverse aree del Paese, l'introduzione dello "schema regolatorio di convergenza", che consente alle gestioni meno efficienti e in ritardo nell'applicazione della regolazione nazionale di applicare un sistema semplificato per un periodo determinato di tempo e a specifiche condizioni.


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