Data: 06/01/2020 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – È quasi pronto il decreto per il taglio al cuneo fiscale. Il ministero dell'Economia è sul punto di ultimare il decreto attuativo che riguarderà l'operazione taglia-tasse per i lavoratori dipendenti (dalla busta paga del mese di luglio 2020).

Solo i lavoratori dipendenti

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A fare il punto il Sole 24 Ore che chiarisce che l'intervento riguarderà i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro all'anno. Le prime simulazioni evidenziano un aumento medio degli stipendi di circa 500 euro (il bonus vale solo per 6 mesi) per quanto riguarda il 2020, invece per il prossimo anno, il 2021, si dovrebbe avere un incremento intorno ai 1000 euro.

No tax area esclusi

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Si parte dal fatto che sono esclusi i contribuenti no tax area ossia più di 4 milioni di contribuenti che rientrano nella no tax area, vale a dire coloro che hanno redditi fino a 8.000 euro l'anno; in questo caso si tratta di soggetti per i quali sono previste una serie di agevolazioni, compreso il reddito di cittadinanza. Riguardo gli 80 euro invece la no tax area sale a poco meno di 8.200 euro. Un eventuale loro ingresso nell'operazione comporterebbe una ridiscussione della misura bandiera del M5S per evitare sovrapposizioni di strumenti, e soprattutto disparità di trattamenti.

Le tre fasce previste

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Per i redditi compresi tra gli 8.200 e i 26.600 euro, per intenderci per chi percepisce il bonus degli 80 euro introdotto dal governo Renzi, è stabilita la trasformazione del bonus in detrazione fiscale. Tuttavia, per chi ha un reddito tra gli 8.200 euro e i 15.000 euro la trasformazione del bonus Renzi in detrazione non sarebbe tecnicamente possibile se si considerano le detrazioni come quelle da lavoro dipendente o per carichi familiari, di fatto l'imposizione si azzererebbe, trasformando i contribuenti in soggetti "incapienti".

Per chi percepisce un reddito tra i 15.000 e i 26.600 euro, gli 80 euro diventano detrazione fiscale. Nel caso in cui lo strumento della detrazione fiscale non dovesse andare bene, gli 80 euro rimarrebbero sotto forma di bonus.

Per la fascia di reddito tra i 26.600 euro e i 35mila euro verranno estesi, totalmente o parzialmente, gli 80 euro, sempre sotto forma di detrazione: si tratta di una novità, dato che oggi non li percepiscono.

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