Data: 08/01/2020 17:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Sembra essere in dirittura d'arrivo, almeno in parte, il taglio dei parlamentari. Una norma che da oltre 12 d'anni è presente nei programmi di diverse forze politiche ma poi, per un motivo o per l'altro, non è stata attuata. A ottobre scorso la Camera dei deputati ha dato l'ultimo "ok" necessario a dare attuazione alla riforma costituzionale.

In cosa consiste il taglio dei parlamentari

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Così come riscritta, la riforma che ha passato l'esame delle camere prevede la seguente composizione del Parlamento: sono state tagliate 345 poltrone, i deputati sono scesi da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Secondo le previsioni, questo tipo di riduzione, porterebbe ad un risparmio di spesa di 100 milioni di euro lordi all'anno per lo Stato.

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Taglio dei parlamentari, la consegna delle firme

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Finalmente, il prossimo venerdì prossimo alle 10.30 il partito Radicale consegnerà alla Corte di Cassazione le 64 firme raccolte per la richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari. Il termine ultimo per presentarle scadrebbe il 12 gennaio. Successivamente, se ne discuterà nel corso di una conferenza stampa, alla quale saranno presenti il segretario e il tesoriere del partito Radicale, Maurizio Turco e Irene Testa, parlamentari.

Referendum: quando si voterà?

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La Suprema Corte avrà un mese di tempo per verificare le firme, toccherà poi al governo entro due mesi indire il referendum, in cui non è previsto il quorum. Presumibilmente si andrà a votare tra maggio e giugno. Ricordiamo infine che le 64 firme raccolte, rappresentano la soglia minima, che forse potrà vedere aggiungersi qualche altra adesione, per evitare casi di defezioni all'ultimo minuto.

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