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Data: 10/01/2020 03:30:00 - Autore: Gabriella Lax di Gabriella Lax – Come individuare l'operatore più affidabile a seconda delle esigenze? Come difendersi da penali, costi nascosti e disservizi? A dare una risposta a tutte queste domande ci pensa un vademecum (in allegato) realizzato dall'Unione dei consumatori (Unc).
Telefonia: la guida che spiega ai consumatori come difendersi[Torna su]
Il vademecum, come si legge in prima pagina, spiega ai consumatori come difendersi dalla telefonia e come fare in modo che i ditti di ciascuno non siano calpestati. La premessa vede il ruolo centrale che occupa oggi la telefonia, intesa non solo come la possibilità di chiamare o messaggiare, ma che ricomprende accesso ai social network, mappe, condivisione di foto e video, acquisti on line. La base per compiere queste azioni è avere servizi voce e dati molto efficienti. Considerate però le denunce che arrivano all'Unione consumatori pare che i disservizi non manchino. Sovente il consumatore non riesce ad avere il controllo sul proprio traffico, con sorprese inattese in bolletta.
Nuovo contratto, come scegliere?[Torna su]
Le offerte sono tante ma la scelta andrà fatta in base alle necessità di ciascuno e in base a diversi fattori: copertura di rete per la città in cui si vive, tipologia di tariffa (a consumo o flat), velocità di navigazione e piano tariffario per traffico voce, messaggi e dati. Una volta individuato il gestore si potrà comunicare lo stesso numero richiedendo la procedura di migrazione dal vecchio al nuovo operatore: basterà fornire il codice di migrazione indicato in bolletta (consigliamo di informare per iscritto anche il vecchio gestore della vostra scelta). È importante verificare sempre la prima bolletta o
Diritti, doveri e disservizi[Torna su]
Per legge la compagnia può modificare unilateralmente il contratto: in questo caso pero, dovrà informare l'utente con adeguato preavviso (non inferiore ad un mese). All'abbonato resta la possibilità di recedere dal contratto senza penali, nel termine di 30 giorni dall'avviso delle modifiche, in caso contrario la modifica si considera accettata. In caso di recessione non si devono pagare penali salvo che questa possibilità non sia stata indicata nelle condizioni generali di contratto. Cosa fare in caso di attivazione di servizi non richiesti? L'attivazione di ser-vizi non richiesti è ancora un pericolo. Purtroppo il rimborso è previsto per i soli 6 mesi precedenti al reclamo, quindi è buona regola verificare periodicamente la bolletta (e il conto corrente/carta di credito) per verificare eventuali addebiti diretti. Qualora qualcosa non quadri, basta inviare un reclamo scritto chiedendo il rimborso della somma in- giustamente addebitata. Succede navigando di imbattersi in pop up attivati involontariamente con un clic durante la navigazione). È un fenomeno molto grave perchè in questo modo crescono gli addebiti in bolletta! Per evitarli è consigliabile attivare il blocco dei servizi a pagamento sull'utenza mobile (si può richiedere appena acquistato un nuovo telefono o una nuova utenza). Nel caso di una richiesta di recupero crediti: per presunte posizioni debitorie a carico dei consumatori, gli operatori si affidano a società esterne per la riscossione dei crediti procurando gravi disagi. Se l'utente intende contestare il debito, è consigliabile inviare una richiesta di chiari-menti all'operatore telefonico (mettendo in copia la società di recupero del credito) e spiegando che, prima di procedere al pagamento, si attenderà che sia chiarita la posizione amministrativa. Come presentare reclamo[Torna su]
È il reclamo scritto il primo passo per segnalare una problematica relativa al contratto. Mai fare l'errore di limitarsi a protestare con il call center. Può essere inviato alla compagnia telefonica con raccomandata A/R, via e.mail o fax descrivendo l'accaduto e presentando le proprie richieste. Nell'inviare i reclami serve mettere in copia info@consumatori.it. UNC può fare la differenza e dare forza ai tuoi diritti. Se non si è soddisfatti della risposta dell'operatore (o in caso di mancata risposta), dopo 40 giorni si può attivare una procedura di conciliazione, utile a risolvere in tempi rapidi le controversie, anche con il riconoscimento di indennizzi per i disagi subiti dal consumatore.
Le regole da non dimenticare[Torna su]
Nella schermata finale, la guida offre una serie di consigli da tenere sempre presenti, vediamo quali sono: in primis, il recesso, se fatto a seguito di variazioni contrattuali proposte dall'operatore, è sempre gratuito, quindi non possono essere richiesti penali a carico del consumatore. Dietro i piani tariffari "gratuiti" potrebbero esserci invece costi per la disattivazione. I servizi di avviso (come "ChiamaOra", "Ti ho cercato" e "Chiamami"), hanno un costo che non è sempre comunicato correttamente al consumatore. L'ascolto di messaggi vocali in segreteria telefonica può avere un costo che varia in base all'operatore: meglio informarsi prima. Se si rimane senza telefono o internet hai diritto a un indennizzo da parte dell'operatore. La formula "tutto incluso deve prevedere un canone flat che comprenda chiamate e connessione internet. Il controllo del credito residuo chiamando l'operatore non sempre è gratuito, meglio farlo tramite app o sito internet. Occhio all'offerta dei servizi antivirus, i cui costi non sempre sono chiari all'interno della bolletta. Il servizio tethering (cioè la navigazione in modalità hotspot) può avere un costo "ulteriore" rispetto alla tariffa base. Ma va comunicato. In qualche caso le sim attivate nei punti vendita hanno un costo aggiuntivo.
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