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Data: 10/01/2020 22:00:00 - Autore: Redazione di Redazione - Responsabilit� in solido dell'avvocato per frenare i ricorsi pretestuosi, reformatio in peius in appello e revisione del gratuito patrocinio per i non abbienti. Sono questi i punti su cui si dovrebbe agire secondo Piercamillo Davigo, presidente della II sezione penale presso la Cassazione e membro togato del Csm, per far s� che i processi non diventino interminabili con lo stop della prescrizione dopo la sentenza di primo grado.
Abolire il divieto di reformatio in peius in appello[Torna su]
Occorre fare "come fa la Francia, che non � un Paese barbaro: abolire il divieto di reformatio in peius in appello. Se ti condannano e tu appelli, pu� toccarti una pena pi� alta. In Italia non si pu�. Il che incentiva tutti a provarci: mal che ti vada, non rischi niente, anzi non vai in carcere e magari ti prendi pure la prescrizione. Perch� non dovrebbero tentare? Perci� qui patteggiano in pochissimi e negli Usa quasi tutti: l�, se l'imputato si dichiara innocente, sceglie il rito ordinario e poi si scopre che era colpevole, lo rovinano con pene cos� alte che agli altri passa la voglia di provarci. In Italia puoi patteggiare senza dirti colpevole e poi financo ricorrere in Cassazione contro il patteggiamento che hai concordato" afferma, infatti, Davigo in un'intervista a "Il Fatto quotidiano". "Non c'� nessuna lesione delle garanzie - aggiunge - La reformatio in peius � gi� prevista per i decreti penali di condanna, emessi dal giudice quando la pena � solo pecuniaria. Se il condannato si oppone, si va a processo e alla fine, anzich� la multa, pu� arrivare la reclusione. Se impugni, lo fai a tuo rischio e pericolo. Dov'� la lesione dei diritti dell'uomo? Li hanno inventati i francesi con la Rivoluzione e la reformatio in peius ce l'hanno eccome". Responsabilit� in solido dell'avvocato[Torna su]
Un altro punto � quello dei freni contro ricorsi pretestuosi, visto che "oggi tutti propongono i ricorsi e si perde un sacco di tempo � dice ancora Davigo - La sanzione pecuniaria, 2-6mila euro a imputato, non spaventa nessuno. Anzi, non la paga quasi nessuno: lo Stato incassa solo il 4%, perch� gran parte degli imputati non dichiara redditi n� ha beni al sole. Basterebbe rendere responsabile in solido l'avvocato. Cos�, quando il cliente gli chiede di ricorrere, gli fa depositare fino a 6 mila euro e poi, in caso di inammissibilit� del ricorso, verser� lui la somma al posto del cliente". Reato di oltraggio alla corte[Torna su]
Nei "Paesi di Common Law � inoltre suggerisce ancora Davigo - c'� il reato di oltraggio alla Corte per chi fa perdere tempo inutile. Basterebbe consentire al giudice di valutare anche le impugnazioni meramente dilatorie per aumentare la pena". Gratuito patrocinio: "fissare un forfait per gli avvocati"[Torna su]
Altra cosa: "Io rivedrei il patrocinio gratuito a spese dello Stato per i non abbienti - propone Davigo - La non abbienza � una categoria fantasiosa, perch� molti imputati risultano nullatenenti. Cos� lo Stato paga i loro avvocati a pi� di lista per tutti gli atti compiuti, e quelli compiono pi� atti possibile per aumentare la parcella. Molto meglio fissare un forfait una tantum secondo i tipi di processo: cos� gli avvocati perdono interesse a compiere atti inutili. E lo Stato, con i risparmi, pu� difendere gratis le vittime, che invece la dichiarazione dei redditi la presentano e di rado accedono al gratuito patrocinio".
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