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Data: 30/01/2020 21:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli![]() di Valeria Zeppilli – Il ritardo di un volo può creare al passeggero notevoli disagi, specie se si tratta di un viaggio di affari o se si sta rientrando a casa dalle vacanze. Proprio per tale ragione, la normativa europea prevede che chi rimane vittima di tale disguido ha diritto a essere risarcito del danno subito in maniera automatica, senza alcuna prova, sebbene in maniera forfettaria.
Ritardo aereo: quando scatta il rimborso[Torna su]
A prevedere la compensazione pecuniaria per il ritardo è il Regolamento UE numero 261 del 2004, che, tenendo conto del disagio fisico e psicologico sofferto dal passeggero, la quantifica in un importo che, a seconda dei casi, va da 250 euro a 600 euro. Nel dettaglio, è previsto un risarcimento automatico di:
Se al passeggero è offerto un volo alternativo che gli permetta di arrivare a destinazione con un ritardo, a seconda dei casi, di due, tre o quattro ore, tali somme sono ridotte della metà. Compensazione automatica e risarcimento aggiuntivo[Torna su]
Si è detto che la predetta compensazione scatta automaticamente, il che vuol dire che per ottenerla basta esibire il biglietto e non occorre provare alcunché. Se, tuttavia, il danno subito è stato maggiore di quello risarcito, per ottenere l'ulteriore risarcimento è indispensabile fornire la relativa prova. Rimborso ritardo aereo: esclusioni[Torna su]
In talune ipotesi, tuttavia, il risarcimento per il ritardo aereo non spetta.
Come viene corrisposta la compensazione pecuniaria[Torna su]
La compensazione pecuniaria per il ritardo aereo, ove spettante, può essere corrisposta in contanti, con trasferimento bancario elettronico o con versamenti o assegni bancari. Se il passeggero è d'accordo, è anche possibile offrire una somme equivalente in buoni viaggio o in altri servizi. Leggi anche: - Ritardo aereo: i diritti dei passeggeri - Ritardo aereo: sufficiente il biglietto per il risarcimento |
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