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Data: 01/02/2020 18:00:00 - Autore: Gabriella Lax di Gabriella Lax – Il nuovo coronavirus è arrivato anche in Italia. Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria per l'epidemia, una decisione assunta subito dopo che l'Organizzazione mondiale della sanità aveva, a sua volta, dichiarato l'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale.
Coronavirus, i casi in Italia, in Europa e in Cina[Torna su]
Nel pomeriggio del 30 gennaio scorso, nel nostro Paese, sono stati confermati i primi due casi di contagio, come specifica il sito del ministero della Salute. Sono due turisti cinesi, che ora si trovano ricoverati presso il Centro di riferimento Lazzaro Spallanzani di Roma in regime di isolamento. Nel resto dell'Europa, i casi confermati, al 30 gennaio, sono: cinque in Francia, uno in Finlandia e quattro in Germania. In totale nel mondo al 30 gennaio sono stati confermati 7818 casi, di cui 7.736 in Cina.
Speranza: «Il servizio sanitario nazionale è molto forte»[Torna su]
In seguito alla dichiarazione di emergenza internazionale dell'OMS «Abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi – ha affermato il ministro Roberto Speranza - come già avvenuto nel 2003 in occasione dell'infezione Sars. Il Servizio Sanitario Nazionale è molto forte – aggiunge - abbiamo scelto fin dall'inizio di avere un livello di attenzione che è il più alto in Europa. In questo momento siamo l'unico paese che ha interrotto i collegamenti con la Cina, l'OMS ha riconosciuto pubblicamente che siamo quelli con il più alto livello di vigilanza e di salvaguardia delle persone».
Le linee guida del ministero della Salute[Torna su]
Per una pronta risposta ai cittadini in relazione alle principali domande sul coronavirus ecco le linee guida stilate dagli esperti del ministero. 1. Che cos'è un coronavirus? I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la sindrome respiratoria acuta grave (Sars). 2. Che cos'è un nuovo coronavirus? Un nuovo coronavirus (CoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. 3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale? Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, Sars-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, Mers-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus. 4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus? Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. 5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona? Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. 6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus? No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Possono essere necessari anche anni per sviluppare un nuovo vaccino. 7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus? Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.
8. Cosa posso fare per proteggermi? Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti. Si raccomanda di vaccinarsi contro l'influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori. Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Qualora una persona di ritorno da un viaggio a Wuhan sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe immediatamente rivolgersi ad un medico e informarlo del viaggio. 9. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus? Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'Oms raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare 10. Quali sono i rischi di propagazione in Europa? La probabilità è considerata bassa. 11. Come si contrae questo coronavirus? Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente Wuhan City). 12. Che fare se si è soggiornato di recente a Wuhan? Se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie, a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio. 13. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata? Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti. Sinora non è stata segnalata alcuna infezione da nuovo coronavirus contratta in ospedale o altra struttura sanitaria. 14. Che fare se si presentano i sintomi del virus? In caso di sintomi riferiti a una malattia respiratoria, prima, durante o dopo il viaggio, i viaggiatori devono rivolgersi a un medico e informarlo del loro viaggio. 15. Quali raccomandazioni dell'Oms per i paesi? L'Oms, che ha dichiarato l'emergenza internazionale, incoraggia tutti i paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute (Sari), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di Sari o di polmonite e a comunicare all'Oms qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus.
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