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Data: 07/02/2020 19:00:00 - Autore: Francesco Pandolfi Avv. Francesco Pandolfi - Quante volte, tra gli addetti ai lavori, si sente parlare del fatto che il Ministero dell'Interno respinge, con motivazioni non comprensibili o comunque discutibili, la domanda di rinnovo della licenza di porto di pistola per difesa personale? Sicuramente tante.
Discrezionalità del ministero dell'interno[Torna su] Anzi, sempre più spesso, la questione che si ripropone per questo tipo di pratiche amministrative è quella che ruota attorno al livello di discrezionalità che l'Autorità può arrivare ad impiegare al fine di decidere per il "si" o per il "no" sulle istanze di rinnovo. C'è da dire che la persona interessata difficilmente comprende o accetta il diniego quando ha già avuto, senza particolari problemi, la licenza per anni e anni addietro: non lo comprende soprattutto se le condizioni poste a base dei precedenti rilasci non sono cambiate nel momento in cui ha ripresentato l'istanza. Tutela dell'incolumità personale[Torna su] Ecco, da queste poche battute si percepisce subito la delicatezza della materia, visto che queste licenze mirano ad una tutela dell'incolumità personale e dei beni contro i delitti. Il tema è complesso e delicato allo stesso tempo; la magistratura amministrativa, per i numerosi casi che vengono sottoposti all'esame dei giudici, alcune volte produce decisioni che convincono, mentre altre volte non lo fa e le sentenze sembrano orientate a sostenere quanto stabilito dall'articolazione ministeriale, Questura e Prefettura, nei provvedimenti di rigetto. Orientamenti della magistratura[Torna su] Ultimamente si è fatto strada, specie tra i giudici di primo grado, un orientamento in forza del quale l'esito decisionale difforme rispetto al passato può anche provenire dal fatto che il Ministero dell'Interno, nel momento in cui è chiamato a valutare, decide di adottare un maggior rigore sui rinnovi. Detto in altri termini: un "no" rispetto ai precedenti e favorevoli provvedimenti può arrivare da un irrigidimento, non meglio spiegato, della Questura. I ricorsi[Torna su] Ebbene, se così è, appare evidente che un irrigidimento dell'Autorità per essere comprensibile e giustificabile in termini di diritto / interesse va opportunamente chiarito e motivato a chi chiede il rinnovo, in quanto non si può pretendere dalla persona interessata, esente da mende, ineccepibile e già in possesso del titolo magari da decadi, che rinunci al rinnovo quando sono ancora invariate le condizioni che lo hanno giustificato per anni e anni. Evidente che, con uno scenario di questo tipo, la strada del ricorso diventa inevitabile. Altre informazioni? Contatta l'Avv. Francesco Pandolfi 3286090590 avvfrancesco.pandolfi66@gmail.com
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