Data: 08/02/2020 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Il 2020 porta tante novità positive per i consumatori. Ampliata la platea dei soggetti che possono beneficiare dei bonus sociali, stop alle bollette di 28 giorni, possibilità di passare al mercato libero per luce e gas, sistemi agevolati per disdire i servizi indesiderati che vengono scaricati sul cellulare, obbligo d'indicare nel dettaglio i costi di recesso, processi semplificati per il passaggio da un operatore a un altro e procedure conciliazione in caso di controversie.

Vediamole in dettaglio una per una:

Bonus acqua e Tari 2020

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Bonus acqua più ricco nel 2020. Finora il bonus acqua ha garantito una fornitura gratuita di 50 litri al giorno a persona. Fornitura in esenzione che nel 2020 salirà, anche se lo sconto nella bolletta non sarà identico per tutti gli utenti. A incidere sul bonus le tariffe praticate nella zona di residenza.

Per questo ogni gestore del servizio ha l'obbligo d'informare i propri clienti sull'ammontare della tariffa agevolata e sui criteri di calcolo, anche se al consumatore è data anche la possibilità di chiedere informazioni allo Sportello per il consumatore, contattando il numero verde 800 166 654.

Possono beneficiare del bonus acqua i titolari del reddito o della pensione di cittadinanza e coloro che hanno un Isee non superiore a 8.265 euro. Le tariffe agevolate verranno comunicate da Arera entro il 29 aprile 2020.

Per usufruire del bonus acqua si deve presentare apposita domanda al proprio Comune di residenza corredandola dall'attestazione Isee o dai documenti che provano il percepimento del reddito o della pensione di cittadinanza. In alternativa ci si può rivolgere a un altro ente designato a evadere queste pratiche, come i Caf, compilando i moduli disponibili sul sito Arera.

Leggi anche Bonus acqua

Ai titolari di reddito o pensione di cittadinanza riconosciuto anche il bonus Tari relativo al servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti. Tutti i bonus dal primo gennaio 2021 verranno riconosciuti automaticamente ai potenziali beneficiari.

Bollette acqua: più tempo per pagare

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Una delibera Arera concede più tempo agli utenti privati e condominiali per pagare le bollette.

- Dal 2020 nuove regole per il distacco acqua ai morosi

Nel 2020 quindi prima di subire la sospensione o addirittura il distacco del servizio all'utente è concesso più tempo per saldare il proprio debito con il gestore.

Inoltre si ricorda la prescrizione biennale per le bollette (leggi: Bollette acqua: prescrizione in due anni).

Mercato libero per luce e gas

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Il decreto Milleproroghe ha rinviato al primo gennaio 2022 il passaggio al mercato libero per l'energia. Nel 2020 quindi le tariffe di luce e gas sono stabilite ancora da Arera, in base a un regime di tutela, salvo sorprese in sede di conversione del Milleproroghe.

Chi vuole però ha la possibilità di passare al mercato libero, senza vedersi applicare le tariffe Arera, anche se il mercato libero al momento ha a che fare solo con la componente del consumo. Oneri di sistema, costi di trasporto e voci similari restano prefissati. Per avere piena cognizione della convenienza o meno della stipula del nuovo contratto quindi è bene prima procedere a una comparazione delle tariffe offerte dai vari gestori.

Bollette a 28 giorni: rimborsi automatici

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Il Consiglio di Stato si è espresso negativamente sulla legittimità delle bollette emesse ogni 28 giorni perché contrarie al principio di trasparenza contrattuale.

Sembra però che gli operatori telefonici abbiano difficoltà a comprendere la gravità della violazione tanto che ancora non hanno messo in atto procedure di rimborso che, come stabilito dal Consiglio di Stato, devono avvenire automaticamente (leggi: Per le bollette a 28 giorni rimborso automatico).

Di recente infatti le associazioni dei consumatori hanno denunciato l'ingiustizia delle procedure per ottenere i rimborsi e la lentezza con cui le compagnie stanno procedendo. Al momento infatti per chi è già cliente è prevista la compensazione sulle bollette, mentre per chi è passato a un altro gestore viene chiesto di attivarsi attraverso la presentazione di un reclamo.

La questione della fatturazione a 28 giorni per la telefonia fissa infatti ha difficoltà a chiudersi definitivamente, tanto che l'Antitrust il 31 gennaio ha comunicato di aver irrogato una sanzione di ben 228 milioni di euro alle compagnie telefoniche, indifferenti a quanto stabilito dalla delibera n. 121/20927 Agcom, che ha fissato il termine di fatturazione mensile al posto di quello a 28 giorni, perché di fatto produce, in favore dell'operatore e in danno dell'utente, una tredicesima mensilità.

Cambio operatore telefonia fissa e mobile

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Nel caso in cui l'utente intenda cambiare operatore il nuovo, ovvero il "recipiente", deve attivarsi inviando la richiesta a quello precedente o "donating", che è tenuto a compiere le operazioni tecniche previste per il trasferimento dell'utenza, senza interruzione del servizio e entro 30 giorni dalla richiesta.

Questa procedura "automatica" deve essere rispettata anche se il cambio operatore riguarda la telefonia mobile. L'unico incombente richiesto al cliente è quello di fare richiesta al nuovo operatore per procedere al trasferimento della linea. In questo caso il termine per completare la procedura di trasferimento è di tre giorni lavorativi. Conclusa l'operazione all'utente deve riconoscersi il diritto di ottenere il trasferimento dell'eventuale credito residuo ancora presente sulla scheda ricaricabile, entro tre giorni dal passaggio.

Sevizi indesiderati telefonia mobile: per disdire basta un messaggio

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Per dare disdetta e interrompere i servizi indesiderati, come quelli che offrono giochi, news, meteo, oroscopi o altro dal 20 gennaio basta inviare un sms con la parola "annulla" al numero che ha inviato l'sms che ha confermato l'attivazione del servizio non richiesto.

In caso di problemi, ovvero di mancato ricevimento del messaggio che conferma l'annullamento entro le 6 ore previste, è sempre possibile rivolgersi al proprio operatore telefonico o contattare l'Agcom al numero verde 800.442299. C'è però anche la possibilità di prevenire il problema, chiedendo al proprio operatore di bloccare l'attivazione involontaria di questi servizi indesiderati, che comportano un aumento, spesso importante, dei costi telefonici.

Diritto di recesso: no ai costi a forfait

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L'Agcom pone limiti precisi all'imputazione dei costi di recesso all'utente. I costi infatti che l'operatore deve sostenere per la dismissione o il trasferimento dell'utenza possono riguardare diverse voci, l'importante è che siano dettagliati.

Essi inoltre devono essere rapportati al valore del contratto ed esprimere costi reali sostenuti dall'operatore per procedere alla dismissione o al trasferimento della linea ad altro operatore.

Procedure di conciliazione in caso di controversie

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L'Agcom, su richiesta degli utenti può ordinare agli operatori la cessazione delle condotte illegittime e irrogare sanzioni pecuniarie. Previsto inoltre il tentativo obbligatorio di conciliazione in caso di controversie e la definizione diretta della controversia insorta tra utente e operatore.

Servizio di conciliazione online invece per Arera, che è condizione di procedibilità dell'azione giudiziario per energia elettrica e gas, mentre è volontario per il servizio idrico. Ad Arera riconosciuta anche la possibilità di richiamare all'ordine i gestori scorretti.


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