Data: 11/02/2020 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – I professori in Italia sono mal pagati. A vedersela peggio quelli delle medie e delle superiori. A tracciare un chiaro quadro della situazione ci pensano i dati dell'Ocse.

Ecco gli stipendi degli insegnanti

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Secondo l'ultimo rapporto Education at glance 2019 curato dall'Ocse. Come riporta il Sole 24 Ore, per un maestro delle ex-elementari il salario iniziale equivale a 30.403 dollari, contro una media Ocse di 31.276 dollari. Dopo 15 anni di esperienza in Italia i docenti della primaria guadagnano 36.604 dollari, contro una media Ocse di 42.078 dollari. Mentre a fine carriera sono 44.468 dollari, contro una media Ocse di 55.364 dollari. La situazione si aggrava se la valutazione riguarda le scuole medie e le superiori. Alle medie la retribuzione in ingresso per un professore è di 32.725 dollari rispetto ad una media Ocse di 34.230 dollari. Dopo 15 anni il confronto è tra 39.840 dollari (Italia) e 47.675 dollari (media Ocse). A fine carriera tra 48.833 (Italia) e 57.990 (media Ocse). Per le superiori: a inizio carriera si confrontano 32.725 dollari, nel nostro Paese, contro 35.859 dollari (media Ocse); dopo 15 anni, 40.952 dollari (Italia) e 49.804 dollari (media Ocse), a fine carriera, 51.045 (Italia) e 60.677.

I numeri di alcuni stati vicini come Germania e Francia arrivano, in alcuni casi (stipendio iniziale di un maestro) a duplicare quelli italiani.

Meno ore per gli insegnanti italiani

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Se è vero che gli stipendi sono, in media, più bassi, è anche vero che risulta più basso il monte ore dei docenti italiani. Nelle scuole per l'infanzia in Italia si sta in classe 1.024 ore contro 1.613 della media Ocse. Alle ex-elementari le ore di insegnamento sono 783 contro le 1.612 della media Ocse. Alle medie si confrontano 709 ore (Italia) contro 1.634 (media Ocse); alle superiori 667 ore (Italia) contro 1.629 ore (media Ocse).

A ciò si aggiunga che in Italia gli stipendi dei docenti crescono solo per anzianità (il bonus merito introdotto nel 2015 non ha dato alcun risultato); e la valutazione non produce effetti sulla retribuzione. All'estero funziona esattamente al contrario.

Stipendi degli insegnanti, cosa cambia

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Cambiamenti potrebbero arrivare con il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro che dovrebbe prevedere aumenti di un centinaio di euro, tuttavia per i fondi presenti, si arriva al massimo a 80 euro. Molto più reale è invece il taglio al cuneo fiscale, il cui decreto legge è stato appena pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, un provvedimento pronto a subentrare dal 1° luglio, ai lavoratori dipendenti, privati e pubblici, quindi docenti compresi, con redditi annui fino a 40mila euro. In sostanza è il bonus Renzi che da 80 arriva a 100 euro netti mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Per chi ha un reddito da 26.600 euro a 28mila ci sarà un incremento di 100 euro al mese in busta paga. Ed è qui che si inquadrano gli incrementi per gli insegnanti.

Avviate procedure concorsi scuola 2020

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Inoltre ricordiamo che il 2020 è l'anno dei concorsi per la scuola. Vediamoli insieme: concorso straordinario per la scuola secondaria: 24.000 posti (comuni e sostegno) bandito solo per le classi di concorso e regioni con posti vacanti; concorso ordinario scuola secondaria: 25.000 posti tra (comuni e sostegno) bandito solo per classi di concorso e regioni con posti vacanti. E concorso ordinario scuola infanzia e primaria: autorizzati 16.959 posti, ma che pare saranno ridotti.

In questo contesto il ministero competente ha avviato la procedura d'urgenza affinchè si abbiano i bandi entro la fine del mese di febbraio. Dal 4 febbraio scorso i testi sono all'esame del consiglio superiore della pubblica istruzione, dal quale si attende un parere scritto (non vincolante), per arrivare al 19 febbraio a fine procedura.


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