Data: 15/02/2020 08:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Il Lodo Conte-bis, presentato in Consiglio dei ministri giovedì 13 febbraio è stato inserito all'interno del disegno di legge che reca le deleghe al Governo per rendere più efficiente il processo penale, dopo il rifiuto di inserirlo in un emendamento del Milleproroghe.

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Ma cosa prevede esattamente il Lodo Conte-bis e soprattutto quali effetti produce sull'istituto della prescrizione in ambito penale? Vediamo:

Cosa prevede il Lodo Conte-bis

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Il Lodo Conte-bis, proposto dall'omonimo deputato Leu e accolto con favore dal M5S e PD, prevede, per quanto riguarda l'applicazione dell'istituto della prescrizione, un trattamento diversificato per gli imputati che vengono assolti o condannati nel primo grado di giudizio.

In base al Lodo Conte-bis infatti la prescrizione, mentre continuerà a decorrere per gli assolti, verrà sospesa per chi ha ricevuto una sentenza di condanna.

Il Codice penale verrà modificato disponendo la sospensione del corso della prescrizione dalla pronuncia della sentenza di condanna di primo grado fino alla data di esecutività della stessa, per poi riprendere il suo corso, con computo dei periodi di sospensione, se la sentenza di appello dovesse prosciogliere l'imputato o annullare la pronuncia di condanna nella parte che riguarda l'accertamento della responsabilità o dichiarasse la nullità in base a quanto sancito dall'articolo 604, commi 1, 4 e 5-bis del codice di procedura penale.

Blocco definitivo della prescrizione invece solo nel caso di due condanne in primo grado e in appello.

Effetti del Lodo Conte-bis

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Il Lodo Conte- Bis, secondo le stime, dovrebbe produrre tra i 12.000 e i 14.000 soggetti assolti che dovranno recuperare il periodo di prescrizione bloccato dopo la sentenza condanna di primo grado. Numero che corrisponde ai soggetti che nel 2017 e 2018 si sono visti ribaltare il verdetto di condanna del primo grado in una assoluzione in sede d' Appello.

Quando è stato presentato

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In un clima di scontro e di incertezza Matteo Renzi e la sua Italia Viva hanno accolto con favore la decisione di non inserire il Lodo Conte-bis in un emendamento del Milleproroghe. Una determinazione necessaria per evitare spaccature insanabili. Tuttavia, il lodo che va a modificare la riforma della prescrizione è stato inserito all'ultima ora nel disegno di legge di riforma del processo penale approvato il 13 febbraio 2020 dal Consiglio dei Ministri, e, approvato, senza l'appoggio di ItaliaViva (ha pesato infatti anche l'assenza delle ministre di IV).

Bocciati gli emendamenti sul rinvio della riforma

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Dopo la secca smentita delle voci che parlavano di un Lodo Conte-ter e bocciati nel frattempo un emendamento di Riccardo Magi finalizzato a sospendere addirittura fino al 2023 la riforma della prescrizione e il lodo Annibali che mirava a rinviare la riforma sulla prescrizione di un anno, i cambiamenti saranno dettati dunque dal lodo Conte-bis inserito nel ddl, fermo restando che l'iter dell'intero provvedimento non sarà affatto facile.

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