Data: 14/02/2020 19:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – L'Ue dice stop al commercio illegale di cani e gatti. I deputati hanno adottato una risoluzione non legislativa (sotto allegata) per chiedere un'iniziativa contro il commercio illegale di animali da compagnia.

Commercio illegale di cani e gatti, la risoluzione Ue

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Per proteggere il benessere degli animali, i proprietari di cani e gatti e la salute pubblica, il PE chiede un piano d'azione UE per porre fine al commercio illegale di animali da compagnia. La risoluzione è stata approvata con 607 voti favorevoli, 3 contrari e 19 astensioni. Il commercio illegale di animali da compagnia è causa di sofferenze per gli animali, di diffusione di malattie, e genera introiti elevati per la criminalità organizzata internazionale.

Le richieste dei deputati Ue

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Il dato di partenza racconta che ogni mese vengano scambiati tra i paesi dell'UE circa 46.000 cani, la maggior parte dei quali non è registrata. Una parte degli allevatori commerciali sta inoltre abusando della legislazione dell'Unione sui movimenti a carattere non commerciale degli animali da compagnia (Regolamento (UE) n. 576/2013), per scambi di natura economica.

Nello specifico, i deputati chiedono un sistema comunitario obbligatorio per la registrazione di cani e gatti, una definizione UE degli impianti di allevamento commerciale su larga scala, noti come 'fabbriche per cuccioli', una migliore applicazione della normativa esistente e sanzioni più severe e di incoraggiare le persone ad adottare, piuttosto che acquistare, animali domestici.

Il piano d'azione UE

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La risoluzione invita la Commissione a elaborare un piano d'azione intersettoriale dell'UE per contrastare il commercio illegale di animali da compagnia nell'Unione; ritiene che detto piano d'azione dovrebbe tenere conto dei punti di vista del Parlamento europeo, degli Stati membri e dei soggetti interessati pertinenti nonché definire chiaramente le responsabilità di tutti i soggetti interessati e i decisori politici, in particolare gli Stati membri, la Commissione, le autorità di frontiera, doganali e veterinarie, i veterinari e le organizzazioni della società civile;

Commercio illegale di cani e gatti: focus sulla sensibilizzazione

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L'appello è rivolto agli Stati membri affinché migliorino l'applicazione della legge e impongano sanzioni più severe, cioè effettive, proporzionate e dissuasive, nei confronti degli operatori economici, dei veterinari e delle autorità nazionali competenti (nei paesi di origine, transito e destinazione) che concorrono alla contraffazione dei passaporti per animali domestici, al fine di porre efficacemente un freno al traffico illegale di animali da compagnia.

Nella risoluzione gli Stati membri sono invitati a organizzare un maggior numero di campagne di informazione e sensibilizzazione per incoraggiare l'adozione di animali da compagnia provenienti da centri di soccorso per animali affidabili, piuttosto che il loro acquisto, e di informare i cittadini in merito agli effetti negativi del commercio illegale di animali da compagnia e dell'importanza di acquistare solo animali da compagnia che siano stati allevati, detenuti e commercializzati in modo responsabile e nel rispetto del benessere degli animali.


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