Data: 14/03/2020 16:00:00 - Autore: Giovanni Tringali

Il sequestro e la confisca sono dei provvedimenti che, per finalit� cautelari o punitive, sottraggono un certo bene, nel primo caso temporaneamente e nel secondo in maniera definitiva, dalla disponibilit� di colui che li detiene.

Essi vengono utilizzati molto anche con riferimento ai reati tributari.

Sequestro, confisca ed evasione fiscale

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L'Italia, rispetto al tema dell'evasione fiscale, � un paese contraddittorio. Difatti, da una parte, dall'Unit� ai giorni nostri si sono susseguiti oltre 80 interventi tra condoni e sanatorie con diverse modalit�, destinati a soggetti differenti, e con svariati obiettivi, mentre dall'altra sono state inserite, via via, norme sia amministrative che penali - anche molto severe - al fine di prevenire e reprimere il fenomeno. Sembra la politica del bastone e della carota.

Negli ultimi anni, in particolare, si � assistiti ad una escalation punitiva finalizzata a sequestrare e poi confiscare (alle persone fisiche e alle persone giuridiche) quanto sottratto all'Erario, prevedendo forme di ablazione per equivalente o addirittura sulla base di presunzioni, senza cio� una condanna, o perfino in via preventiva. Sono state previste cause di non punibilit� penale subordinate al pagamento integrale del tributo: l'obiettivo �, sempre pi�, incassare quanto dovuto dal contribuente.

La confisca nei reati tributari

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Il panorama normativo di riferimento, sul punto, � molto esteso.

Tra le molteplici norme di interesse possiamo ricordare l'articolo 12-bis del decreto legislativo n.74/2000, che, al comma 1, stabilisce che se � pronunciata una condanna o vi � applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale con riferimento a un reato in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, il giudice deve sempre ordinare la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo, con un'unica eccezione: quella in cui i beni appartengano a una persona estranea al reato.

Quando la confisca dei predetti beni non � possibile, il giudice dispone quella dei beni dei quali il colpevole abbia la disponibilit�, per un valore che corrisponde a tale prezzo o profitto.

Interessante � anche il secondo comma del predetto articolo, in base al quale "La confisca non opera per la parte che il contribuente si impegna a versare all'erario anche in presenza di sequestro. Nel caso di mancato versamento la confisca � sempre disposta".

A tal ultimo proposito, pu� segnalarsi la sentenza n. 5728/2016, con la quale la Corte di cassazione penale ha chiarito che una simile affermazione � relativa "ai soli casi di obbligo assunto in maniera formale, tra i quali rientra l'ipotesi di accordo, raggiunto con l'Agenzia delle Entrate, per il pagamento rateale del debito di imposta". In ogni caso essa "non preclude l'adozione del sequestro preventivo ad essa confisca finalizzato, relativamente agli importi non ancora corrisposti; ovvero in presenza di un piano rateale di versamento, sia pure limitato agli importi non ancora corrisposti".

Il sequestro nei reati tributari

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Nei reati tributari � anche possibile, come detto in incipit, procedere al sequestro, secondo le modalit� ordinarie previste dal codice penale.

In generale, il sequestro preventivo in ambito penale viene disposto quando vi � il pericolo che dalla libera disponibilit� di una cosa pertinente al reato possa derivare l'aggravamento o la protrazione delle sue conseguenze o quando si teme che essa renda pi� agevole la commissione di altri reati. Lo stesso vale con riferimento ai reati tributari.

Sequestro nei reati tributari commessi dall'amministratore di una societ�

Una particolare ipotesi di sequestro nei reati tributari � quella connessa ai casi in cui il fatto delittuoso sia stato commesso dall'amministratore di una societ�.

A tale proposito, � interessante quanto stabilito dalla Corte di cassazione nella sentenza n. 16523/2019, ove si legge che "in caso di reati tributari commessi dall'amministratore di una societ�, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente pu� essere disposto, nei confronti dello stesso, solo quando, all'esito di una valutazione allo stato degli atti sullo stato patrimoniale della persona giuridica, risulti impossibile il sequestro diretto del profitto del reato nei confronti dell'ente che ha tratto vantaggio dalla commissione del reato (Corte di cassazione, Sezione IV penale, 7 marzo 2018, n. 10418), dovendo, in altre parole, il Pm, prima di richiedere il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente, procedere ad una valutazione, allo stato degli atti, della capienza patrimoniale dell'ente che ha tratto vantaggio dalla commissione del reato".


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