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Data: 26/02/2020 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo di Lucia Izzo - Dovrebbe approdare in questi giorni in Consiglio dei Ministri il ddl approntato dal dicastero per i beni e le attività culturali guidato da Dario Franceschini il quale dispone, tra le altre cose, una stretta al regime delle locazioni brevi che avrà ripercussioni su celebri piattaforme come Airbnb, ma anche norme inerenti le attività culturali e creative. Nella bozza del provvedimento recante "misure per lo sviluppo del turismo" e collegato alla Legge di Bilancio 2020, seppur non ancora definitiva, si parla di 18 articoli che incideranno su tre ambiti, ovvero turismo, imprese culturali e spettacolo. È assai probabile, inoltre, che nella versione finale del testo trovino spazio misure per supportare le imprese del settore turistico alla luce degli effetti correlati all'emergenza da Coronavirus.
Misure a sostegno del turismo[Torna su] La bozza introduce misure per a crescita del settore turistico, con particolare riguardo alla tutela del consumatore e della concorrenza, nonché misure a favore delle imprese culturali e creative anche con un riferimento specifico ai comuni situati nelle aree interne. Prevista, infine, una delega al Governo per il riordino della normativa in materia di spettacolo. L'attenzione riservata al settore del turismo appare particolarmente pregnante, poiché tale comparto riveste un ruolo strategico ed essenziale per l'intera economia del Paese Affitti brevi in forma imprenditoriale[Torna su] Tra i settori regolati dal d.d.l. emerge quello delle locazioni brevi, che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio "boom" anche per merito di apposite piattaforme online che si sono occupate della materia, prima tra tutte la rinomata Airbnb, seguita da altre come Booking e Homeway. Per tutelare sia le imprese turistiche che i consumatori, si interviene fissando una soglia, pari a tre unità immobiliari, oltre la quali l'attività di locazione (per meno di 30 giorni) sarà considerata svolta in forma imprenditoriale, con tutto ciò che ne consegue ai sensi del codice civile, anche se effettuata avvalendosi di intermediari o di portali telematici specializzati. Se confermato, si renderebbe in tal caso necessario, ad esempio, aprire una partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese, e non si potrebbe beneficiare della cedolare secca. Il codice identificativo[Torna su] Ancora, si prevede che il d.d.l. metta mano all'obbligo inattuato introdotto lo scorso anno dal D.L. 34/2019 che aveva previsto l'istituzione di una banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi da identificare mediante un codice alfanumerico. Si tratta del codice identificativo che dovrebbe essere utilizzato in ogni comunicazione inerente all'offerta e alla promozione dei servizi all'utenza. Credito imposta imprese turistiche[Torna su] Dalla bozza, inoltre, emerge il credito d'imposta per la riqualificazione, l'accessibilità e la digitalizzazione delle strutture ricettive, nonché per favorire l'imprenditorialità nel settore turistico. Inoltre, si prevede l'esenzione su vari imposte per coloro che avviano o mantengono attività economiche in comuni nelle aree interne a rischio desertificazione (ovvero con popolazione fino a mille abitanti) per promuoverne una strategia di valorizzazione. Guide turistiche e Agenzie di viaggio[Torna su] Novità anche per le guide turistiche: tra le misure spicca la previsione di una laurea nelle classi che saranno precisate con un decreto attuativo. Ad agenzie di viaggio e tour operator, invece, anche se operano su piattaforme online, dovranno rendere noti dati informativi, in particolare quelli relativi agli obblighi assicurativi di cui al Codice del Turismo che verranno inseriti in apposita banca dati. Imposta di soggiorno[Torna su] Ancora, si interviene anche in materia di imposta di soggiorno che dovrebbe essere applicata da parte dei Comuni, in misura riferita in valore percentuale al prezzo effettivamente corrisposto, non superiore al 10%, comunque sino a 5 euro per notte di soggiorno a persona. Ancora, si sottolinea la responsabilità del gestore della struttura ricettiva per quanto riguarda il pagamento dell'imposta: in caso di omesso, ritardato o parziale versamento si applicherà sanzione fino al triplo del dovuto. Vertici Enit[Torna su] Tra i contenuti della bozza c'è attenzione anche per la governance dell'Enit (Agenzia Nazionale del Turismo). Per assicurare maggiore rappresentatività, il consiglio di amministrazione sarebbe composto composto dal presidente e da 4 membri nominati dal ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. Per quanto riguarda il collegio dei revisori dei conti, invece, si parla di tre membri effettivi (di cui uno designato dal ministro dell'economia e delle finanze) e due supplenti, nominati con decreto del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, che designa anche il presidente. Quartieri degli artisti[Torna su] Tra le altre novità previste nel testo emergono le misure a sostegno di imprese culturali e creative, con la previsione di un fondo per lo sviluppo, nonché risorse per il trasporto ferroviario con finalità turistica, fondo per creare e sviluppare i c.d. Quartieri degli artisti e risorse per il trasporto ferroviario con finalità turistica (in particolare per i treni notturni). A sostegno dell'editoria, emergono sostegni per la remunerazione del prestito eseguito dalle biblioteche, e un fondo giovani per la cultura e reclutamento di funzionari archivisti. Per il settore cinematografico e audiovisivo, invece, spiccano incentivi fiscali e una delega al Governo per il riordino delle disposizioni in materia di spettacolo. |
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