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Data: 02/03/2020 15:30:00 - Autore: Francesco Pandolfi Avv. Francesco Pandolfi - In forza di un principio generale consacrato nelle norme e ripetuto dalla giurisprudenza maggioritaria: l'esigenza preventiva di evitare un uso illegittimo di armi legalmente detenute non può autorizzare il Ministero dell'Interno e, per esso, la Questura e/o la Prefettura, ad un uso smodato della discrezionalità, di cui pur dispone ex lege. Affidabilità armi[Torna su] Cioè: è vero che l'ordinamento vede con sfavore il diffondersi delle armi e il loro possesso, ritenendo a priori che queste possono elevare il livello di rischio potenziale nascente dalla loro semplice detenzione. Altrettanto vero è, però, che non tutti i fatti astrattamente idonei a far sorgere sospetti sull'affidabilità della persona possono essere catalogati in modo uguale ed acritico. Revoca autorizzazioni[Torna su] In altri termini: la revoca delle autorizzazioni di polizia deve passare necessariamente per una reale istruttoria, per arrivare a capire se quella persona è veramente inaffidabile o è rimasta perfettamente affidabile come lo è sempre stata nel passato, in occasione di precedenti e regolari rinnovi. Se questa istruttoria manca, il provvedimento amministrativo definitivo sarà per forza di cosa impugnabile davanti il Tar. Assenza di adeguata istruttoria[Torna su] Quello dell'istruttoria è un argomento centrale. Tanti sono i giudici che si sono espressi sul punto: da ultimo, il Tar per l'Emilia Romagna con la sentenza n. 47/2020 pubblicata il 20.01.2020. Un caso dove vi erano state reciproche querele per una lite di vicinato, con parole grosse e minacce in apparenza serie. Tutto però finito lì, senza specifiche conseguenze: probabilmente uno di quei casi dove l'effetto iniziale potenzialmente lesivo delle invettive reciproche si esaurisce e si estingue nel momento esatto in cui cessa l'azione. Ebbene, in un caso del genere giustamente i Magistrati hanno notato l'assenza di un'adeguata istruttoria, potendo scorgere nei provvedimenti adottati la chiara mancanza di opportuni approfondimenti sul contenuto delle querele. Il Ministero non può nascondersi dietro le querele: troppo facile dire che c'è una denuncia e, per conseguenza, addio licenza. Conclusione: tanto il provvedimento di divieto detenzione armi del Prefetto quanto la revoca questorile della licenza di porto di fucile ad uso caccia sono stati annullati dal Tar. Altre informazioni? Contatta l'Avv. Francesco Pandolfi 3286090590 avvfrancesco.pandolfi66@gmail.com |
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