Data: 06/03/2020 13:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella LaxCoronavirus e giustizia: le misure finora adottate per evitare la diffusione del contagio, ossia i rinvii dei termini processuali, non sono sufficienti. Il decreto legge d'emergenza li prevede solo per la zona rossa, ma avvocati e commercialisti ora chiedono una sospensione per tutto il territorio nazionale e sia nei procedimenti ordinari sia in quelli tributari. Intanto l'OCF proclama l'astensione degli avvocati a partire da oggi e nel caos collettivo interviene Bonafede.

Coronavirus e giustizia, un provvedimento per tutta Italia

[Torna su]

La domanda � stata presentata dal Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec), dall'Organismo congressuale forense (Ocf) e dall'Unione nazionale camere civili (Uncc). La richiesta, per tutta Italia, riguarda il rinvio di ufficio delle udienze gi� fissate, con moratoria sulla fissazione di nuove udienze e la sospensione di tutti i termini processuali. Gli organismi dell'avvocatura di varie parti del Paese hanno chiesto l'intervento del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, cui i problemi della categoria erano stati gi� esplicitati gi� il 24 febbraio dal presidente del Consiglio nazionale forense (Cnf), Andrea Mascherin.

Coronavirus e giustizia, ecco cosa chiedono gli avvocati

[Torna su]

In particolare, Cnf, Ocf e Cassa forense hanno domandato all'esecutivo di �estendere, fino al 30 giugno, la finestra temporale per la compensazione dei debiti fiscali con i crediti per spese, diritti e onorari spettanti agli avvocati ammessi al patrocinio a spese dello Stato, portandola in deroga per l'anno 2020 dal 1� marzo al 30 giugno o altra diversa scadenza�.

Ocf: �Sospendere udienze per due settimane�

[Torna su]

In una missiva inviata al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede dall'Organismo congressuale forense, il presidente Giovanni Malinconico chiede la �sospensione dei termini sostanziali e processuali e il differimento delle udienze e delle altre attivit� giudiziarie su tutto il territorio nazionale, per la durata di due settimane, al fine di contenere gli effetti pericolosi che le attivit� giudiziaria comportano in merito alla diffusione del coronavirus�. La domanda � giustificata dal fatto che �le misure prudenziali messe in atto sinora non paiono idonee a ridurre in modo adeguato i rischi di contagio, anche in considerazione del fatto che negli uffici giudiziari, per la natura delle attivit� che vi vengono svolte e che contemplano un afflusso di persone non limitato peraltro alle sole parti e ai loro difensori (testimoni, consulenti, verificatori, coadiutori, etc.), � molto arduo, se non impossibile, effettuare i dovuti controlli circa gli ambiti di rispettiva provenienza�.

Ocf: proclamata astensione fino al 20 marzo 2020

[Torna su]

Con delibera del 4 marzo 2020, intanto l'OCF ha indetto l'astensione dalle udienze e da ogni attivit� giudiziaria, per 15 giorni con decorrenza da oggi 6 marzo e fino al 20 marzo 2020, in conformit� alle disposizioni del codice di autoregolamentazione, con esclusione soltanto delle udienze e delle attivit� giudiziarie relative alle attivit� indispensabili ex artt. 4, 5 e 6 del Codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli Avvocati.

Precisa l'organismo che "l'adesione all'astensione, che sar� considerata legittimo impedimento del difensore in ogni tipo di procedimento, oltre ad essere dichiarata personalmente o tramite sostituto del legale titolare della difesa o del mandato all'inizio dell'udienza o dell'atto di indagine preliminare, potr� essere comunicata con atto scritto trasmesso o depositato nella cancelleria del giudice o nella segreteria del pubblico ministero oltrech� agli altri avvocati costituiti, con espressa deroga al termine di due giorni, in considerazione delle ragioni di pericolo sanitario sottese alla astensione".

Bonafede: "Stop ove necessario"

[Torna su]

Intanto nel marasma generale, tra provvedimenti sparsi e polemiche, entra a gamba tesa il ministro della giustizia, Bonafede sostenendo che non va bene la sospensione generalizzata dei termini ma meglio uno stop nelle zone dove � necessario. Da fonti del ministero si apprende che il guardasigilli starebbe lavorando ad un provvedimento ad hoc, che prevede prescrizioni restrittive per le strutture giudiziarie e la possibile sospensione delle udienze non urgenti in tutti i territori dove si manifestano emergenze. Dalla videoconferenza tenuta ieri tra il ministero e i presidenti delle corti d'appello, � emerso n orientamento secondo cui sarebbero illegittime le astensioni proclamate, mancando i presupposti di deroga ai termini di preavviso e ritenendo che le emergenze sanitarie non possono essere valutate � dall'avvocatura n� dalla magistratura, ma soltanto dalle autorit� preposte.

Vuoi restare aggiornato su questo argomento? Seguici anche su Facebook e iscriviti alla newsletter



Tutte le notizie