Data: 20/03/2020 18:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Nel decreto "Cura Italia" appena entrato in vigore in favore dei liberi professionisti non c'� posto per gli avvocati. E di questi si sono accorti i giovani dell'Aiga e L'Organismo congressuale forense (Ocf).

Decreto "Cura Italia", le richieste dell'Ocf alla Cassa forense

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L'Organismo congressuale forense ha inviato una lettera Cassa Forense per sollecitare iniziative comuni in favore dell'Avvocatura: tra le proposte, la cessione pro soluto dei crediti per gratuito patrocinio e strumenti straordinari di credito agevolato.

�Preoccupa � si legge nella missiva � che proprio verso i lavoratori in regime libero professionale, e tra questi gli avvocati, non abbiano avuto alcuna forma di sostegno che pure sono previste sia nella forma di lavoratori dipendenti che per le imprese�. Da qui la richiesta di aiuto alla Cassa forense perch� �possa garabtire la cessione, pro soluto, dei crediti che gli avvocati italiani hanno nei confronti dello Stato per le prestazioni rese in regme di patrocinio a spese dello Stato, e gi� liquidate: iniziativa che l'Ocf potrebbe sostenere con ulteriori interventi atti a valorizzare i tempi di liquidazione delle relative richieste�. Serviranno comunque �strumenti straordinari di credito agevolati.

Decreto "Cura Italia", le rimostranze dell'Aiga

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A rincarare la dose ci pensa l'Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) che, in una nota, sottolinea che il decreto �non contiene di fatto alcuna concreta misura in favore dei liberi professionisti, ed in particolare dell'Avvocatura. Certamente non pu� essere definita tale la previsione fondo denominato: "Fondo per il reddito di ultima istanza" volto a garantire a tutti i lavoratori dipendenti e autonomi un'indennit� di 300 milioni di euro per l'anno 2020, e che attribuir� soltanto una eventuale quota di detto importo ai liberi professionisti iscritti alle casse professionali�.

Le richieste dell'Aiga

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Mentre si attendono ulteriori provvedimenti da parte del Governo considerato stato di assoluta criticit� dei liberi professionisti, l'Aiga chiede alla Cassa Forense �l'individuazione di misure a sostegno della classe forense. La proroga della sospensione delle attivit� processuali fino al 15 aprile, e soprattutto l'evoluzione della emergenza sanitaria inducono a ritenere che per lungo tempo l'Avvocatura risentir� di questo forzato stop. Per questo motivo le misure assunte dal Cda di Cassa Forense dell'11 marzo 2020 devono ormai considerarsi insufficienti. A ci� si aggiunge la riproposizione delle richieste gi� fatto, nello specifico: di prevedere:

- la cessione, pro-soluto, dei crediti che gli Avvocati Italiani hanno nei confronti dello Stato per le prestazioni rese in regime di patrocinio a spese dello Stato e gi� liquidate;

- strumenti straordinari di credito, agevolati sia quanto alle condizioni finanziarie che alla valutazione del rischio - anche in chirografo ed eventualmente anche a sconto dei crediti che i Colleghi vantino nei confronti dei rispettivi clienti.


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