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Data: 22/03/2020 23:50:00 - Autore: Redazione di Redazione - É stato firmato nel tardo pomeriggio di domenica 22 e pubblicato la sera stessa in Gazzetta Ufficiale, il Dpcm che stabilisce quali attività essenziali potranno rimanere aperte e quali invece dovranno chiudere dopo la stretta annunciata in diretta su Facebook dal premier Conte (leggi Coronavirus: tutto chiuso) per far fronte all'emergenza coronavirus. Dopo una lunga giornata per mettere a punto l'elenco finale, il Dpcm entra in vigore da domani 23 marzo. L'elenco delle attività aperte: 80 vociSono 80 le voci che riguardano le attività che continueranno a rimanere aperte dopo l'ulteriore stretta per contenere l'epidemia. E si tratta di attività che erogano servizi essenziali o di pubblica utilità. Supermercati e farmacieResteranno dunque in funzione, l'intera filiera alimentare, quella dei dispositivi medico-sanitari e farmaceutica, i call center. Permesse anche le attività legate alle famiglie (colf e badanti conviventi, ecc.). Banche, assicurazioni e posteGarantiti anche servizi bancari e assicurativi, sebbene gli istituti stiano invitando ad effettuare le operazioni online o tramite gli sportelli automatici al di fuori delle filiali. Anche le poste continueranno ad operare ma con uffici aperti in proporzione agli abitanti di ogni comune. Studi professionali apertiDopo le rimostranze avanzate da avvocati e commercialisti, arriva la conferma anche dell'apertura degli studi professionali, sebbene in alcune regioni siano state già disposte precise restrizioni. Aperte anche edicole e tabaccaiRestano aperte altresì le edicole e i tabaccai, sempre garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Rimangono chiusi scuole e luoghi di cultura Restano sempre chiusi musei e luoghi di cultura in genere, scuole e università che potranno proseguire con la didattica a distanza. Attività sospese dal 25 marzo al 3 aprile Tutte le imprese le cui attività saranno sospese per effetto del decreto avranno tempo fino al 25 marzo per completare le operazioni necessarie. Le disposizioni saranno efficaci fino al 3 aprile 2020. Divieto di trasferimento assoluto dal comune dove si risiede Ne frattempo, nell'ordinanza entrata in vigore oggi (Coronavirus: da oggi vietati spostamenti fuori sede), si ricorda, è stato disposto il divieto per le persone di trasferirsi o spostarsi in un comune diverso da quello in cui ci si trova, sa con mezzi pubblici che privati. Gli spostamenti saranno consentiti soltanto per " motivi di salute", "comprovate esigenze lavorative" di "assoluta urgenza".
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