Data: 22/03/2020 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � Le misure drastiche dovute all'emergenza coronavirus limitano gli accessi per le cure. Ma cosa succede se a stare male � un nostro amico a quattro zampe? A dare delle risposte ci pensano i veterinari, offrendo prestazioni gratuite on line. Cos� sar� possibile fare una selezione sull'urgenza o meno dell'intervento del medico.

Coronavirus, i veterinari a disposizione online

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Dopo lo smart working ed il telelavoro si pu� parlare forse di telemedicina veterinaria. Vediamo in che termini. Grazie alla buona volont� dei medici veterinari italiani sar� possibile richiedere un consulto preliminare gratuito on line con un veterinario in videochiamata: un sistema che consentir� di capire se l'animale domestico ha bisogno di essere visitato urgentemente o se invece non presenta nulla di grave.

Coronavirus, la piattaforma vetonline24 � aperta a tutti i veterinari

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Possibile utilizzare Vetonline24, piattaforma di telemedicina aperta in cui si possono iscrivere tutti i medici veterinari, per offrire consulti in videoconferenza a chi lo richiede. Come ha chiarito al Sole 24 Ore Maurizio Albano, veterinario e fondatore di Vetonline24: �Un team di specialisti di Vetonline24, reperibile 24 ore su 24, potr� formulare una possibile diagnosi iniziale e indicare l'opzione migliore da seguire�. Ed ha aggiunto �In queste settimane, il nostro servizio si sta rivelando particolarmente utile. Stiamo ricevendo numerose chiamate ogni giorno, soprattutto dalle zone del nord Italia. E per questo abbiamo deciso di rendere gratuita la prima chiamata di consulto veterinario, soprattutto per agevolare i proprietari che risiedono in aree con restrizioni (zone rosse) nella cura del proprio animale domestico�.

L'Anvi �In Italia il coronavirus, inteso come nuovo coronavirus non � presente nei cani�

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A suscitare sgomento, qualche giorno fa, sono state le parole del responsabile della protezione civile, Angelo Borrelli �Sappiamo che il coronavirus � presente anche nei cani�. Le stigmatizza in una nota l'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che spiega: �Non � corretta la frase nel suo appello a non abbandonare i cani. � corretta invece l'affermazione dello stesso Borrelli che "in nessun modo � stata dimostrata la possibilit� di contagio animali-uomo"�. L'Anvi precisa: �In Italia il coronavirus, inteso come nuovo coronavirus non � presente nei cani. Le positivit� rilevate ad Hong Kong, senza sviluppo della malattia e le uniche al mondo, non sono state considerate rilevanti dall'Organizzazione mondiale della sanit� animale n� dall'Oms per la natura interumana del contagio da Covid-19. Questo nuovo coronavirus si � adattato all'uomo�. Anmvi auspica messaggi chiari e inequivoci da parte delle autorit� che stanno gestendo l'emergenza sanitaria Covid-19, ricordando che nelle famiglie italiane vivono 15 milioni di cani e gatti. �Quanto agli abbandoni � chiude l'associazione � non risulta che il Covid-19 stia deresponsabilizzando i proprietari di animali da compagnia. Al contrario: c'� l'impegno ad accudire i propri cani e gatti nel rispetto delle regole dettate dai decreti governativi. E i medici veterinari sono al fianco dei proprietari�.


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