Data: 25/03/2020 19:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax � L'attivit� degli amministratori di condominio � stata esclusa tra le attivit� professionali essenziali previste dal dpcm del 22 marzo scorso. Lasciando fuori attivit� fondamentali come la sanificazioni dei condomini stessi.

Coronavirus ed attivit� essenziali, Anammi scrive al governo

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Da qui lo spunto per l'Anammi (Associazione nazional-europea AMMinistratori d'Immobili, per una lettera ufficiale inviata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministeri competenti. �l Governo chiarisca e ci consenta di dare il nostro contributo�, spiega preliminarmente il presidente Giuseppe Bica che, inoltre, invoca un necessario l'intervento istituzionale per evitare che il bonus facciate salti nel 2020.

Anammi, le richieste formulate al governo

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A monte del problema, come ha evidenziato Bica, c'� il decreto del 22 marzo che regolamenta le attivit� produttive essenziali, e tra le categorie delle professionali autorizzate ad operare non si comprende se sia ammessa anche la figura dell'amministratore di condominio. �Non basta il Codice Ateco a ricomprendere le numerose mansioni che, dalla Riforma del condominio del 2012, sono responsabilit� dell'amministratore�. Cosa potrebbe accadere dunque? Il professionista, ovvero l'amministratore di condominio, �potrebbe incorrere nelle contestazioni della pubblica autorit� se dovesse recarsi in condominio per un guasto agli impianti o per la sanificazione di un ambiente condominiale�. La lettera precisa inoltre che si tratta �di servizi vitali per la nostra quotidianit�, che in una situazione di residenza forzata a casa, 24 ore su 24, acquistano un'importanza ancora maggiore�. Da qui la richiesta formulata all'Esecutivo e ai Ministeri competenti �di definire la questione con chiarezza, al fine di lavorare senza rischi e di permettere agli stessi cond�mini di "restare a casa" in sicurezza durante l'emergenza sanitaria�.

Anammi, a rischio il bonus facciate

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A rischio anche la questione del bonus facciate in condominio, che, secondo le previsioni degli addetti ai lavori, potrebbe saltare a causa dell'emergenza coronavirus. Il bonus stabilisce una serie di passaggi e di adempimenti che il blocco delle assemblee condominiali, a causa dell'epidemia in corso, ha rallentato, mettendo in forse i tempi delle ristrutturazioni. A ci� si aggiunga che �per avviare l'iter occorre la delibera dell'assemblea condominiale con il voto della maggioranza degli intervenuti all'assemblea e la met� del valore dell'edificio, ovvero 500 millesimi. Essendo ferme le assemblee fino a data da destinarsi, l'intero processo decisionale � bloccato. Se si considera che, al fine di documentare gli esborsi, entro dicembre � necessario aver effettuato i pagamenti dei lavori, il timore che la detrazione rischi di saltare appare assai concreto�.

Da questo angolo visuale, le richieste al Governo riguardano una proroga sul termine dei pagamenti fino al 2021 per consentire ai cond�mini di usufruire di questa agevolazione.


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