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Data: 01/04/2020 12:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate di Annamaria Villafrate - Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali informa che stato pubblicato il decreto sottoscritto dalla Ministra Catalfo e dal Ministro dell'Economia e Finanze Gualtieri (sotto allegato), che estende il bonus da 600 euro anche ai professionisti iscritti agli ordini con redditi non superiori ai 50.000 euro riferibili al 2018. La domanda per ricevere l'aiuto, che verrà assegnato in base all'ordine cronologico di presentazione delle istanze, deve essere inoltrata alle rispettive casse di previdenza, allegando determinati documenti. Intanto, le altre categorie di lavoratori, che devono rivolgere le domande per l'aiuto all'Inps, stanno facendo andare in tilt il sistema, già gravato dalla richieste di altre forme di aiuto che sono state messe in atto dal Governo per fronteggiare l'emergenza Covid19.
Bonus da 600 euro anche per i professionisti iscritti a ordini e Albi[Torna su]
Pubblicato il decreto interministeriale che, alla luce del Cura Italia n. 18/2020 (il cui art. 44 ha istituito il Fondo per il reddito di ultima istanza, per garantire ai soggetti costretti a cessare, ridurre e sospendere l'attività lavorativa), estende agli autonomi e ai liberi professionisti (iscritti alle gestioni amministrate dagli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria), il bonus da 600 euro. A chi spetta il bonusL'art. 1 del decreto destina 200 milioni di euro per l'anno 2020 per sostenere il reddito degli autonomi e dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria contemplati dal dlgs n. 509/1994 (avvocati, commercialisti, geometri, ragionieri, consulenti del lavoro, ecc.) e dal dlgs n. 103/1996. Il bonus di 600 euro per il mese di marzo 2020 è riconosciuto ai seguenti soggetti:
Per poter chiedere l'indennità è necessario essere in regola con il pagamento degli obblighi contributivi 2019. L'indennità non concorre a formare il reddito imponibile e non è cumulabile con le forme di aiuto previste dagli artt. 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30 e 38 e 96 del Decreto Cura Italia e con il reddito di cittadinanza. L'art. 2 chiarisce che per cessazione deve intendersi la chiusura della Partita Iva tra il 23 febbraio e il 31 marzo 2020, mentre per sospensione o riduzione si intende la diminuzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020 rispetto al primo trimestre dell'anno precedente. Come presentare la domanda per il bonus[Torna su]
Gli autonomi e i liberi professionisti iscritti alle gestioni amministrate dagli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria devono presentare la domanda per il bonus a partire dal primo aprile 2020 alle rispettive casse, secondo lo schema predisposto da ciascuna. Al momento della domanda è necessario presentare un'autocertificazione in cui il richiedente dichiara sotto la propria responsabilità:
All'istanza è necessario allegare copia della carta d'identità in corso di validità, del codice fiscale e le coordinate bancarie o postali su cui si desidera ricevere l'accredito. Criteri di assegnazione del bonusNon sono ammesse le domande prive dei requisiti indicati o inviate dopo il 30 aprile 2020. Gli enti di previdenza obbligatoria, dopo la verifica dei requisiti richiesti, erogano la misura in base all'ordine cronologico con cui giungono le domande. In seguito provvedono a inoltrare all'Inps e all'Agenzia delle Entrate l'elenco dei soggetti a cui è stata corrisposta l'indennità. Bonus all'Inps dal primo aprile per partite Iva e autonomi[Torna su]
Ricordiamo che dal primo aprile, in base agli artt. 27, 28, 29, 30 e 38 del decreto legge n. 18/2020, possono chiedere il bonus di 600 euro all'Inps anche le seguenti categorie di lavoratori:
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