Data: 08/04/2020 18:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Sono insufficienti le misure adottate dalla Cassa forense per far fronte all'emergenza determinata dalla pandemia da coronavirus.

Coronavirus, la lettera dell'Aiga alla Cassa forense

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Questo in sintesi il pensiero di Antonio De Angelis, presidente dell'Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) indirizzato al presidente della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense, Nunzio Luciano.

Certo il compito di trovare risposte alle necessità determinate dalla crisi e «farsi promotore di iniziative a sostegno della classe forense- spiega De Angeli, in premessa- deve essere compito del governo. Rimarca poi il presidente la circostanza che la «Cassa Forense risulta essere, ad oggi, l'unica Cassa di Previdenza che ha assunto misure concrete sugli adempimenti contributivi (rateizzazioni)» le stesse tuttavia, per i giovani avvocati, sono insufficienti.

Coronavirus e adempimenti previdenziali degli avvocati

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Nello specifico, in relazione agli adempimenti previdenziali degli avvocati, per l'autoliquidazione l'Aiga conviene sulla previsione di una rateizzazione fino a 72 rate, ma non sulla «maggiorazione dell'interesse dell'1,50% - che - appare del tutto inopportuna (anche in considerazione dell'esiguità degli importi che Cassa ne trarrebbe)». Un'idea invece sarebbe stata quella della «previsione di una rateizzazione in cinque anni senza maggiorazione di interessi. Peraltro, in caso di rateizzazione chiesta al Concessionario, non risulta garantita la maggiorazione dell'interesse dell'1,50 %, con presumibile aggravio della stessa».

Dunque, per l'Aiga, l'unica ipotesi è quella di una rateizzazione fino a 72 rate senza interessi. «Peraltro, una somma analoga a quella ricavabile dalla maggiorazione dell'interesse dell'1,50 % potrebbe provenire a Cassa dalla auspicabile misura dell'aumento di 2 punti percentuali della contribuzione dovuta dagli Avvocati c.d. pensionati attivi».

Coronavirus, Aiga su contributo minimo e maternità

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Riguardo al contributo minimo soggettivo e di maternità per l'anno 2020, come suggerisce l'Aiga «l'unica misura prevista per detti contributi è il differimento dei termini di pagamento al 31 dicembre 2020». Previsione che non basta. L'Aiga insiste nella previsione di «contribuzione figurativa, quantomeno per i professionisti che abbiano dichiarato al fisco un reddito complessivo non superiore a 0.000 euro per l'anno di imposta 2018 o, in subordine, prevedere una riduzione di almeno il 50 % del contributo minimo soggettivo». Trovano infine apprezzamenti le misure assistenziali e di supporto alla professione, come individuate nella decisione del consiglio della Cassa, lo scorso 2 aprile. In ultimo si chiede «di procedere quanto prima alla approvazione delle graduatorie di tutti i bandi assistenza 2019, con riserva di formulare ulteriori proposte nei prossimi giorni».


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