Data: 14/04/2020 22:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Il D.L. n. 23/2020 (c.d. Liquidità), approdato in Gazzetta Ufficiale l'8 aprile scorso, si pone lungo la scia di interventi a sostegno di cittadini e imprese tracciata dal D.L Cura Italia e, in particolare, ha dettato misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di giustizia.

Dl Liquidità: i finanziamenti alle imprese

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Tra le novità, sono emerse in particolare quelle relative al finanziamento alle imprese mediante prestiti garantiti dallo Stato (garanzia SACE) e attraverso l'accesso al Fondo di Garanzie PMI. Misure che hanno iniziato ad assumere operatività a seguito del via libera da parte dell'Unione Europea allo schema di aiuti promosso dal Governo italiano.
L'Abi, con una recente circolare, ha "comunicato alle banche che la Commissione europea ha approvato questa notte l'indispensabile autorizzazione prevista nel Decreto legge n. 23 dell'8 aprile 2020 per rendere operative le importanti misure a sostegno della liquidità delle imprese danneggiate dall'emergenza del Covid-19".
Come conseguenza, è stato reso immediatamente disponibile, sul sito del Fondo di Garanzia, del modulo (qui sotto allegato) per chiedere subito la garanzia sui finanziamenti di importo fino a 25mila euro come previsto dall'art. 13, comma 1, lett. m) del D.L. n. 23/2020.
Nel corso della trasmissione Quarta Repubblica, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, ha chiarito che entro venerdì "arriveranno le indicazioni anche dal Fondo centrale di garanzia per i crediti alle pmi da 25.000 euro a 800.000 euro, che definirà tutte le procedure informatiche che saranno poi applicate dalle banche". Da lunedì 20, ha proseguito, "probabilmente sarà possibile chiedere i prestiti fino a 25.000 euro, per quelli di importo maggiore servirà una quindicina di giorni".
Per approfondimenti Dl Liquidità: come funzionano i prestiti alle imprese

Liquidità alle imprese: le coperture

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Si rammenta che il D.L. liquidità ha previsto 200 miliardi di euro finalizzati a garantire liquidità alle imprese, ai professionisti ed alle partite IVA, attraverso Sace s.p.a., posseduta al 100% da Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta controllata all'87,77% dal Ministero dell'Economie e delle Finanze. Almeno 30 miliardi saranno destinati al supporto delle PMI (comprendendo tra queste i lavoratori autonomi e i liberi professionisti titolari di partita IVA).
Fino al 31 dicembre 2020, SACE è dunque autorizzata a concedere garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle suddette imprese che abbiano subito conseguenze economiche causate dall'epidemia da Covid-19. Le garanzie previste copriranno fra il 70 ed il 100% del capitale erogato e dei relativi interessi e costi.
In particolare, sono ammissibili alla garanzia del fondo con copertura al 100%, sia in garanzia diretta che in riassicurazione, i nuovi finanziamenti concessi in favore di piccole e medie imprese e di persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni la cui attività d'impresa sia stata danneggiata dall'emergenza COVID-19 di importo non superiore al 25% dell'ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario e, comunque, non superiore a 25mila euro.

Il modulo per richiedere le garanzie fino a 25mila euro

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A seguito della pubblicazione del Decreto liquidità in Gazzetta ufficiale, il Ministero dello Sviluppo economico si è adoperato per rendere immediatamente attuative le misure approvate in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti.
Sul proprio portale istituzionale, il MISE ha confermato il via libera della Commissione UE alle nuove regole per garanzie a imprese e professionisti, a cui ha fatto seguito la pubblicazione sul sito Fondidigaranzia.it del modulo per richiedere la garanzia fino a 25 mila euro (sotto allegato in pdf).
Il suddetto modulo dovrà essere compilato dal beneficiario e trasmesso alla banca o all'ente finanziatore, anche mediante indirizzo di posta elettronica non certificata, accompagnato da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore.
Per ridurre i tempi di attuazione, precisa il Ministero, era stata già inviata alla Commissione Ue, ancor prima dell'approvazione del decreto legge, la notifica con la quale era stata richiesta l'autorizzazione ad adottare queste nuove regole inerenti gli aiuti di Stato che hanno poi ricevuto il tempestivo via libera da Bruxelles.
Il MiSE e Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di Garanzia, stanno inoltre lavorando insieme all'Associazione bancaria italiana e ai principali istituti di credito per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria alla richiesta di garanzia per i beneficiari delle misure, che si prevedono numerosi.
Allo stesso tempo si sta lavorando per accelerare le istruttorie bancarie con l'obiettivo di ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l'accredito delle somme richieste sul proprio conto corrente.

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