Data: 20/05/2020 17:30:00 - Autore: Daniele Paolanti

Favoreggiamento personale: l'art. 378 c.p.

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L'art. 378 c.p. sanziona la condotta di coloro i quali intervengano ad ausilio del colpevole di un reato nella fase post delictum. � quindi punito colui il quale, dopo che fu commesso un delitto per il quale la Legge stabilisce l'ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'Autorit�, comprese quelle svolte da organi della Corte penale internazionale o a sottrarsi alle ricerche effettuate dai medesimi soggetti. Un particolare trattamento sanzionatorio � riservato per coloro i quali si rendano responsabili di favoreggiamento reale nell'ambito del delitto di cui all'art. 416 bis c.p.

Natura del reato e ratio legis

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Il reato di favoreggiamento reale � un reato di pericolo, comune (pu� essere commesso da chiunque) e lesivo, quale bene giuridico meritevole di tutela, del buon andamento dell'amministrazione della Giustizia.

La condotta sanzionata dall'art. 378 c.p.

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Soggetto attivo del delitto di favoreggiamento reale pu� essere chiunque, tranne ovviamente il colpevole del reato principale e l'eventuale concorrente. Difatti, affinch� si possa parlare di favoreggiamento e non di concorso, � necessario che la condotta costituente reato e che si mira ad agevolare, sia stata posta in essere in epoca anteriore rispetto alla condotta di favoreggiamento. Di conseguenza, se il reato presupposto ha gi� esaurito la sua portata criminosa, si incorre nel concorso di reato e non nel favoreggiamento. Difatti il legislatore vuol evitare che vengano compromesse le attivit� di indagine e di ricerca della verit� a seguito della commissione di un determinato delitto. Il momento in cui il favoreggiamento viene considerato reato � quello in cui la condotta del delitto (o contravvenzione) presupposto, abbia raggiunto una soglia minima di rilevanza penale, quindi anche il tentativo. � opportuno, quindi, tenere distinto il concorso nel reato come forma di partecipazione, rispetto all'auxilium post delictum. Elemento essenziale ai fini della determinazione della differenza tra il concorso e l'auxilium � ovviamente il coefficiente soggettivo: il soggetto agente deve avere la volont� di voler aiutare il colpevole all'esito di un reato e non concorrere alla determinazione (o alla persistenza) della sua portata criminosa. Le disposizioni di questo articolo si applicano anche quando la persona aiutata non � imputabile o risulta che non abbia commesso il delitto.

La pena

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Il reato di favoreggiamento � punito, al primo comma (favoreggiamento per delitti puniti con la reclusione o con l'ergastolo), con la reclusione fino a quattro anni. Se il favoreggiamento ha ad oggetto il delitto di cui all'art. 416 bis c.p., la sanzione non � inferiore ad anni due. Per i delitti per cui la Legge prevede una pena diversa, ovvero per le contravvenzioni, � prevista la multa fino ad � 516,00.

Elemento soggettivo

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Come elemento soggettivo per la configurazione del delitto di favoreggiamento personale � richiesto il dolo generico, ovvero la volont� cosciente di coadiuvare il reo nella fase post delictum.


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