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Data: 07/05/2020 11:00:00 - Autore: Annamaria VillafrateCos'č il MiBACT[Torna su] MiBACT č l'acronimo di Ministero per i beni e le attivitā culturali e per il turismo. Si tratta di un dicastero del Governo, che nasce nel 1974 con il nome di Ministero per i beni culturali e l'ambiente e che nel tempo cambia denominazione diverse volte. Nel 1998 il Ministero acquisisce il nome attuale e ad esso vengono affidate competenze in ambito sportivo e dello spettacolo. Nel 2006 la materia dello sport viene assegnata a un dipartimento del Ministero dello sviluppo economico, ma la responsabilitā resta affidata al Ministro per i beni e le attivitā culturali. Il Ministero cambia nome nuovamente nel 2013 e nel 2018, per tornare infine alla denominazione attuale con il Governo Conte II. Funzioni del MiBACT[Torna su] Il Ministero per i beni e le attivitā culturali ha il compito di tutelare e conservare la cultura, lo spettacolo e il nostro patrimonio paesaggistico. A queste funzioni si aggiunge inoltre la promozione della cultura e dello spettacolo in tutte le sue forme anche attraverso l'organizzazione e il finanziamento di eventi culturali, teatrali, cinematografici e musicali. Organizzazione del ministero per i beni e le attivitā culturali[Torna su] Per lo svolgimento di dette funzioni il Mibact si avvale di uffici di diretta collaborazione, che operano a livello centrale come l'ufficio di gabinetto, la segreteria del Ministro, l'ufficio legislativo, l'ufficio stampa e le segreterie dei sottosegretari. L'organizzazione contempla anche un Segretariato Generale, che coordina gli uffici e le attivitā del ministero, controllandone il funzionamento e riferendone periodicamente al Ministero. Al Segretario spetta inoltre provvedere al coordinamento delle direzioni generali e degli uffici dirigenziali generali periferici del Ministero. Esso č responsabile della realizzazione degli indirizzi impartiti dal Ministero. Della struttura centrale fanno parte inoltre diversi organi consultivi, comitati tecnico scientifici e istituti dotati di autonomia speciale. A livello periferico invece esso opera grazie agli archivi di Stato, alle biblioteche statali, ai musei e alle pinacoteche nazionali, ai siti archeologici e agli istituti di conservazione autonomi.
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