Data: 08/05/2020 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – L'Aiga vuole delle risposte dal Governo. L'esecutivo dovrà prendere una posizione sul destino di tanti praticanti avvocati che hanno sostenuto le prove scritte dell'esame di abilitazione a dicembre 2019.

Il destino degli scritti dell'esame del dicembre 2019

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In tema di praticanti avvocati ed esame di abilitazione, il presidente nazionale avv. Antonio De Angelis e la coordinatrice della Consulta nazionale dei praticanti Aiga, Dottoressa Federica Airò Farulla, chiedono alle autorità competenti: misure certe per la modalità d'esame per il 2019 e quali saranno le modalità di svolgimento delle prove scritte di dicembre 2020 e se dovranno essere mantenute le precauzioni emergenziali. La correzione degli elaborati scritti è stata sospesa ad inizio marzo a causa della emergenza sanitaria, e nessuna decisione in merito è stata presa. Qualche settimana fa la richiesta, è stata inoltrata una richiesta al Ministro Bonafede per chiedere la ripresa della correzione degli elaborati scritti, «garantendo tutte le misure di sicurezza per i Commissari o, in subordine, la correzione telematica». Alla richiesta però non ha fatto seguito alcuna risposta e i praticanti continuano a rimanere in un limbo in cui non si vede la via d'uscita.

Praticanti avvocati, discriminati rispetto ad altre categorie

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Uno stato d'incertezza, denuncia l'Aiga che al momento porta a non sapere « se e quando verranno pubblicati i risultati e, soprattutto, quali saranno le tempistiche per l'esame orale». Da qui la formulazione delle richieste all'Esecutivo: «misure certe nelle modalità d'esame per il 2019. Non dimentichiamoci poi degli esami 2020: come si svolgeranno le prove scritte di dicembre 2020 se dovranno essere mantenute le precauzioni emergenziali?». Gli stessi praticanti avvocati si sentono messi da parte dalle scelte del ministro dell'Università, Gaetano Manfredi, che ha chiarito che esami di abilitazione ad alcune categorie professionali per l'anno 2020 si svolgeranno mediante una unica prova orale a distanza, non prevedendo però nulla per i praticanti avvocati.

Aiga, necessarie misure eccezionali

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«Saper scrivere, a differenza che per altre professioni, è una caratteristica fondamentale per un Avvocato, ed è dunque importante che gli elaborati dell'anno 2019 vengano corretti, ma occorre farlo rapidamente» ha aggiunto il presidente De Angelis. L'Aiga non chiede facili scorciatoie o peggio «sanatorie generalizzate, come quella proposta dalla Senatrice Lonardo, che prevede una abilitazione automatica senza nemmeno una prova orale – tuttavia è necessario un intervento del Governo - ma il Governo deve intervenire al più presto, anche con misure eccezionali. I praticanti avvocati hanno diritto di avere notizie certe sul loro futuro professionale, per non ritardare ulteriormente il loro accesso al mondo del lavoro».


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