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Data: 14/05/2020 16:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate di Annamaria Villafrate - L'art. 89 del Decreto Rilancio approvato il 13 maggio 2020 amplia il novero dei soggetti interessati alla misura già contemplata dal Cura Italia per sostenere soprattutto le partite Iva. Per evitare tuttavia che, soggetti non in reale stato di bisogno, possano accedere al bonus, sono previsti paletti invalicabili. Per la copertura di queste misure sono stati stanziati 3.912,8 milioni di euro. Vediamo in particolare le regole previste per il bonus liberi professionisti, autonomi e co.co.co.
Il Decreto Rilancio amplia la platea dei soggetti a cui spetta il bonus[Torna su]
Il bonus da 600 euro riconosciuto dal Decreto Cura Italia in favore dei professione e dei co.co.co (collaboratori coordinati e continuativi) ad aprile (già trascorso) e a maggio verrà riconosciuto a una platea più ampia di titolari di partita Iva e per alcuni sarà anche più sostanzioso. Per il mese di aprile l'importo resta fissato a 600 euro, mentre da maggio, per alcuni, ci saranno delle novità. Il bonus infatti sarà diversificato per categorie e requisiti. Più professionisti e autonomi interessati dalla misura e regole diversificate[Torna su]
Il Decreto Rilancio prevede in pratica, all'art. 89 dell'ultima bozza, aiuti per quasi tutte le Partite Iva, anche se in misura diversa e in base a presupposti diversificati.
Chi non avrà diritto al bonus[Torna su]
Per evitare duplicazioni di aiuti, i bonus non verranno riconosciuti a chi, come abbiamo visto, ha comunque altre entrate come i trattamenti pensionistici e a chi beneficia del reddito di cittadinanza, anche se, qualora detto importo sia inferiore a 600 euro, questo subirà un incremento. Le indennità previste dal Decreto Cura Italia si potranno richiedere ancora per 15 giorni decorrenti dall'entrata in vigore del Decreto Rilancio. Decorso detto termine si decadrà dal diritto di fare domanda. Leggi anche Decreto rilancio: tutte le misure |
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