Data: 16/05/2020 16:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Nel capitolo "salute e sicurezza", il decreto Rilancio prevede, in generale, un rafforzamento dei servizio infermieristici. Il governo addotta queste misure anche secondo alcune linee che la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) chiede ormai da tempo, soprattutto in relazione all'aumento degli organici.

Arriva l'infermiere di famiglia o di comunitą

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Per potenziare l'assistenza domiciliare integrata ai pazienti in isolamento domiciliare e ai malati cronici, disabili, persone con disturbi mentali o in situazioni di fragilitą viene creata la figura dell'infermiere di quartiere, ci saranno 9.600 nuovi infermieri, 8 ogni 50mila abitanti, anche a supporto delle Usca. Per quanto riguarda le risorse stanziate per le nuove assunzioni: si tratta di 332.640.000 euro.

Per le attivitą assistenziali svolte è riconosciuto agli infermieri un compenso lordo di 30 euro ad ora, inclusivo degli oneri riflessi, per un monte ore settimanale massimo

di 35 ore. Con le stesse finalitą, a decorrere dal 1° gennaio 2021, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, possono procedere al reclutamento di infermieri in numero non superiore ad 8 unità ogni 50.000 abitanti, attraverso assunzioni a tempo indeterminato.

Le funzioni dell'infermiere di famiglia

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FNOPI aveva gią sottolineato la necessitą della figura dell'infermiere di famiglia/comunitą durante la l'emergenza coronavirus, anche se a regime ne serviranno secondo la Federazione almeno 20mila. Inizialmente le assunzioni sono previste fino a fine anno, poi dal 2021 saranno stabilizzate a tempo indeterminato.

Ecco le dieci funzioni dell'infermiere di famiglia: valutare lo stato di salute e i bisogni della persona nelle diverse fasi della vita (adulta, infanzia, adolescenza), del contesto familiare e conoscere quelli di comunitą. Promuovere e partecipare ad iniziative di prevenzione e promozione della salute rivolte alla collettivitą. Promuovere interventi informativi ed educativi rivolti ai singoli, alle famiglie e ai gruppi, atti a promuovere modificazioni degli stili di vita. Presidiare e facilitare i percorsi nei diversi servizi utilizzando le competenze presenti nella rete. Pianificare ed erogare interventi assistenziali personalizzati alla persona e alla famiglia, anche avvalendosi delle consulenze specifiche degli infermieri esperti (es. wound care, stomie e nutrizione artificiale domiciliare, ventilazione domiciliare, cure palliative e altre). Promuovere l'aderenza ai piani terapeutici e riabilitativi. Partecipare alla verifica e monitoraggio dei risultati di salute. Sostenere i percorsi di continuitą assistenziale tra sociale e sanitario, tra ospedale e territorio e nell'ambito dei servizi territoriali sanitari e sociosanitari residenziali e semi-residenziali. Garantire le attivitą previste per la realizzazione degli obiettivi della nuova sanitą di iniziativa. Partecipare nell'integrazione professionale al perseguimento dell'appropriatezza degli interventi terapeutici e assistenziali, contribuendo alla relazione di cura, al rispetto delle volontą del paziente espresse nella pianificazione delle cure, anche in attuazione della legge 219/17 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento).

Assunzione di assistenti sociali e socio-sanitari

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Prevista anche l'assunzione di assistenti sociali e socio-sanitari, l'attivazione di centrali operative regionali di assistenza ai malati e il riconoscimento economico del lavoro di assistenza ai pazienti pił fragili svolto dai medici di famiglia. A garanzia ci sono 3 miliardi e 250 milioni inserito nel decreto. Oltre all'incremento di infermieri e a quello di posti letto in terapia intensiva, da quest'anno al 2024 verranno incrementati di quasi 100 milioni di euro le borse di studio degli specializzandi di medicina.


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