Data: 26/05/2020 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - L'art. 84 del D.L. Rilancio (n. 34/2020) ha confermato e introdotto nuove indennità COVID-19 per i lavoratori in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Si tratta di un complesso di "bonus" aventi natura temporanea a riservati ad alcune categorie di lavoratori.

Bonus 600 euro confermato e potenziato

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In prima battuta viene riconfermato, anche per il mese di aprile 2020, il c.d. Bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia negli articoli da 27 a 30, che vengono appositamente richiamati, nei confronti di tutta una serie di lavoratori (es. partite IVA e co.co.co. iscritti alla Gestione separata INPS, autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'Ago, dipendenti stagionali e in somministrazione nei settori del turismo e degli stabilimenti termali e lavoratori del settore agricolo).
L'indennità COVID-19 di 600 euro viene riconosciuta, per aprile e maggio, anche a lavoratori dipendenti stagionali negli altri settori, lavoratori intermittenti e alcune categorie particolari di lavoratori autonomi, nonché operai agricoli a tempo determinato e lavoratori dello spettacolo.

Il nuovo bonus 1.000 euro per il mese di maggio

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Inoltre, la norma ha previsto un bonus di ben 1.000 euro (superiore dunque agli 800 inizialmente prospettati dal Governo) che spetterà ad alcune tipologie di lavoratori per il mese di maggio e solo in presenza di determinati requisiti.
In particolare, dovrà essere dimostrato che, a causa della crisi economica, si ha subito un danno economico. Il decreto precisa che anche questa indennità non concorrerà alla formazione del reddito fiscale imponibile (ai fini delle imposte sui redditi) e sarà erogata dall'INPS, previa domanda.

Titolari partita IVA iscritti alla Gestione Separata

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Potranno beneficiare dell'indennità pari a 1.000 euro per il mese di maggio 2020, i liberi professionisti, titolari di partita IVA alla data di entrata in vigore del decreto rilancio (19 maggio 2020) e iscritti alla Gestione Separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Per accedere al bonus, i professionisti senza cassa privata dovranno, però, dimostrare di aver subìto una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019. Il D.L. Rilancio precisa che, a tal fine, il reddito viene individuato secondo il principio di cassa, dunque come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell'esercizio dell'attività, comprese le eventuali quote di ammortamento.

Co.co.co. e stagionali

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A maggio 2020 potranno beneficiare dell'indennità di 1.000 euro anche i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto rilancio.
Allo stesso modo, il bonus da 1.000 euro spetterà ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali, anche in somministrazione, che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore del D.L. Rilancio.

Integrazione Reddito di Cittadinanza

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Il provvedimento prevede un eventuale incremento temporaneo della misura del Reddito di cittadinanza, per i soggetti che, beneficiando di tale istituto, sono esclusi dalle indennità summenzionate. Per i casi in cui la misura del Reddito di cittadinanza (in godimento da parte dell'intero nucleo familiare) sia inferiore all'importo delle indennità, viene riconosciuto un corrispondente incremento provvisorio, per i mesi per i quali troverebbe applicazione l'indennità in questione.
In relazione a tali incrementi provvisori, viene disposto un elevamento dell'autorizzazione di spesa concernente il Reddito di cittadinanza pari a 72 milioni di euro per il 2020.

Come richiedere il bonus maggio di 1.000 euro

La domanda per richiedere il bonus passerà attraverso l'INPS. Dopo la pubblicazione in G.U. del Decreto Rilancio, l'Istituto ha primariamente provveduto a liquidare l'indennità di 600 euro ai richiedenti risultati già in possesso dei requisiti previsti nel Cura Italia. A tal fine, non è stata necessaria una nuova domanda.
Coloro che hanno già presentato domanda possono comunque accedere al servizio indennità COVID-19 con il codice fiscale e le proprie credenziali (PIN, SPID, CIE, CNS e anche PIN semplificato) per consultarne gli esiti, modificare la modalità di pagamento o rinunciare, come indicato nel tutorial aggiornato.
Entro la fine del mese, ha chiarito l'INPS, sarà pubblicata la versione aggiornata del servizio per consentire l'invio della domanda alle nuove categorie di lavoratori incluse dal decreto del 30 aprile 2020 e dunque anche per richiedere il bonus da 1.000 euro.

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