Data: 28/05/2020 14:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Il Tribunale di Bologna, con decreto n. 2759/2020 (sotto allegato) concede lo smart working a una lavoratrice addetta al settore fiscale di una societ�, invalida al 60% e madre di una ragazza portatrice di handicap grave. Il Giudice rileva come diversi provvedimenti emanati durante il periodo emergenziale Covid19 incentivino il ricorso al lavoro agile, riconoscendo priorit� ai dipendenti disabili e a quelli che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilit� ai sensi della legge n. 104. In questo caso ricorrono entrambe le ipotesi suddette, alla dipendente deve quindi essere concesso con effetto immediato lo smart working.

Lavoratrice chiede alla datrice lo smart working per emergenza Covid19

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Un'invalida addetta al settore fiscale di una societ�, si rivolge alla sua datrice di lavoro per chiedere, stante l'emergenza Covid19, che le venga riconosciuto il diritto di lavorare in modalit� smart working. La societ� per� rigetta la domanda e informa la dipendente che dalla settimana successiva sarebbe stata in Cassa Integrazione e che avrebbe preso in considerazioni la richiesta una volta ripresa l'attivit� lavorativa. A questa comunicazione per� non seguiva alcun provvedimento.

Istanza per il riconoscimento del diritto allo smart working

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A questo punto la dipendente si rivolge al Tribunale di Bologna, per chiedere che le venga riconosciuto il diritto di lavorare in modalit� smart working. La donna � invalida al 60% ed � madre di una figlia con handicap grave.

I provvedimenti che incentivano lo smart working in epoca Covid19

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Il DPCM dell'1.3.2020 sancisce che "la modalit� di lavoro agile (...)pu� essere applicata, per la durata dello stato di emergenza (...) dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato�"

D.L. n. 18/2020, dispone che:"� Fino alla data del 30 aprile 2020, i lavoratori dipendenti disabili (�) o che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilit� (...) legge 5 febbraio 1992, n. 104, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalit� agile (...) a condizione che tale modalit� sia compatibile con le caratteristiche della prestazione."

"Ai lavoratori del settore privato affetti da gravi e comprovate patologie con ridotta capacit� lavorativa � riconosciuta la priorit� nell'accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalit� agile (�)"

Concesso lo smart working alla dipendente disabile

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Il Tribunale tenendo conto della normativa sopra illustrata, valutato il rifiuto della societ� alle richieste avanzate dalla lavoratrice e rilevando che l'istante � invalida al 60% e che convive con una figlia affetta da handicap grave, ordina con decreto n. 2759 del 23 aprile 2020 di "assegnare la ricorrente a modalit� di lavoro agile Smart Working, dotandola degli strumenti necessari o concordando l'uso di quelli personali."

Nel caso di specie infatti la madre invalida e la figlia portatrice di handicap sono sicuramente "soggetti gravemente esposti al rischio di contagio, anche in forma grave, e l'emergenza sanitaria � ancora in corso. Vi � pi� che fondato timore di ritenere che lo svolgimento della attivit� di lavoro in modalit� ordinarie, uscendo da casa per recarsi al lavoro, esponga la ricorrente, durante il tempo occorrente per una pronuncia di merito, al rischio di un pregiudizio imminente ed irreparabile per la salute sua e della figlia convivente."

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